Sistemi e tecnologie elettroniche/Il transistore MOSFET: differenze tra le versioni

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Il sistema MOS

Struttura

Il sistema MOS è la struttura base del transistore MOSFET, ed è anche detto condensatore MOS perché ha una struttura simile a quella di un condensatore:

  • bulk: è un substrato composto da un materiale semiconduttore drogato, di solito silicio drogato di tipo p (p-Si);
  • sopra vi è uno strato molto sottile di materiale isolante/dielettrico di bassa conducibilità elettrica, come il biossido di silicio SiO2;
  • gate: è uno strato metallico conduttore di elevata conducibilità elettrica, come l'alluminio o più recentemente il silicio policristallino[1] con forte drogaggio n (poly).

Regioni di funzionamento

A seconda della tensione VG applicata al terminale del gate, si hanno tre regioni di funzionamento: (VFB<0, Vth>VFB)

  • accumulo di lacune (VG<VFB): in prossimità dell'interfaccia tra gate e ossido si forma uno strato superficiale di carica negativa, dovuto agli elettroni attirati verso l'ossido; le lacune del semiconduttore sono di conseguenza attirate all'interfaccia ossido-bulk;
  • svuotamento di lacune (VFB<VG<Vth): gli elettroni del metallo vengono allontanati dall'interfaccia gate-ossido, formando così all'interfaccia stessa uno strato di spessore infinitesimo di carica positiva, che viene bilanciata dalla carica negativa che si forma nella regione di svuotamento del bulk, sotto l'interfaccia con l'ossido, con la sottrazione di lacune dalla BV di NA atomi che diventano accettatori ionizzati;
  • inversione (VG>Vth): la regione svuotata si amplia sempre di più, finché la tensione applicata VG non supera la tensione di soglia Vth e inizia ad aggiungersi in prossimità dell'interfaccia ossido-bulk un sottile strato di elettroni liberi in BC, che aumenta la carica negativa della regione svuotata stessa.

Condizioni di equilibrio termodinamico

VG=0: Svuotamento di lacune

I livelli di Fermi EF del metallo e del semiconduttore non sono allineati: il livello di Fermi del metallo è praticamente coincidente con il livello Ec poiché drogato n+, mentre quello del semiconduttore è vicino al livello Ev poiché drogato p. Il lavoro di estrazione qϕM degli elettroni nel metallo è quindi minore del lavoro di estrazione qϕSp nel semiconduttore, e la loro differenza definisce la tensione di banda piatta VFB:

VFB=ϕMϕSp0,9V

Alla formazione della giunzione con VG=0, per raggiungere l'equilibrio termodinamico il livello di Fermi deve essere costante poiché non c'è corrente che scorre → si ha uno spostamento di elettroni dal metallo al semiconduttore, o equivalentemente di lacune nel verso opposto:

  • semiconduttore: si forma una regione svuotata caricata negativamente dagli atomi accettatori ionizzati;
  • ossido: la barriera di energia è molto ampia e la carica elettrica al suo interno è nulla poiché è un isolante;
  • metallo: si forma uno strato svuotato di elettroni, con una carica quindi positiva che, poiché il sistema dev'essere globalmente neutro, compensa la carica negativa qNAxp nel semiconduttore; dato che un metallo ideale è equipotenziale, gli elettroni si concentrano su una superficie infinitesima, rappresentata matematicamente con una delta di Dirac, in prossimità dell'interfaccia metallo-ossido.

Ricavando il campo elettrico dall'equazione di Poisson:

ddx=ρϵ

all'interfaccia ossido-semiconduttore è presente una discontinuità, poiché la componente normale del campo elettrico ai lati dell'interfaccia si conserva anche se le costanti dielettriche ϵox e ϵs dei due materiali sono differenti:

ϵoxox=ϵss0

dove:

{ϵox=ϵroxϵ0,ϵrox=3,9 (biossido di silicio)ϵs=ϵrsϵ0,ϵrs=11,7 (silicio)

Poiché il campo elettrico è inversamente proporzionale alla costante dielettrica, l'uso di dielettrici ad alta costante dielettrica permette di ridurre il campo elettrico in modo da mantenere costante la tensione di soglia oxtox del transistore ad un maggiore spessore tox in modo da minimizzare l'effetto tunnel.

Integrando ancora si ricava il potenziale:

dφdx=

La tensione di banda piatta VFB è la differenza di potenziale tra il bulk e il gate:

VFB=Vox+Vs

Assenza di equilibrio in regime stazionario nel tempo

Lo strato isolante intermedio impedisce il passaggio di corrente → il transistore si comporta come un circuito aperto: scorre corrente IG nulla → non c'è caduta di potenziale sulle regioni neutre, cioè V1=0 sul gate e V2=0 nella parte non svuotata del bulk, indipendentemente dalla tensione VG applicata → la tensione VG si sovrappone solo alla tensione di banda piatta VFB che si ha all'equilibrio sullo strato isolante (Vox) e sulla regione svuotata del bulk (Vs):

V3=Vox+Vs=VFB+VG

VG=VFB: Condizione di banda piatta

La condizione di banda piatta si ha quando si applica una tensione VG pari alla tensione di banda piatta VFB, quindi quando è nulla la caduta di potenziale V3 agli estremi della densità di carica ρ. Per l'equazione di Poisson la densità ρ è nulla → si annullano le cariche della regione di svuotamento e sull'interfaccia. Il diagramma a bande è rettilineo e analogo a quello precedente alla formazione della giunzione, perché il salto di energia qVFB viene compensato totalmente dall'esterno. Il livello di Fermi non è più costante, ma continua a esserlo se si considerano singolarmente le due regioni neutre.

VFB<VG<Vth: Svuotamento di lacune

Al crescere della tensione applicata VG aumenta la curvatura delle bande, fino a che VG raggiunge il valore di soglia Vth e il livello di Fermi intrinseco EFi arriva ad intersecare il livello di Fermi del semiconduttore EFs.

La tensione di soglia Vth vale:

Vth=VFB+2ϕp+γB2ϕpVB

dove:

  • ϕp è il salto di potenziale tra il livello di Fermi e quello intrinseco della regione neutra del bulk:
    qϕp=EFiEF=VTlnNAni
  • γB è il coefficiente di substrato (o di effetto body):
    γB=2qϵsNACox
  • VB è il potenziale a cui si trova il bulk. L'effetto body (o di substrato) è legato alla variazione, in funzione di VB, della tensione di soglia Vth rispetto alla tensione di soglia Vth0 che si ha quando il bulk è a massa (VB=0):
    Vth=Vth0+ΔVth(VB)=Vth|VB=0+γB[2ϕpVB2ϕp]

VG>Vth: Inversione di popolazione

Oltrepassando il valore di soglia Vth, all'interfaccia ossido-semiconduttore (x=0+) il livello di Fermi intrinseco EFi scende sotto il livello di Fermi EFs, e la concentrazione n(x) di elettroni liberi non è più trascurabile ma cresce esponenzialmente:

EFi(0+)<EFsn(0+)=nieEFsEFi(0+)kBT>ni

Alla carica Qd=qNAxp dovuta allo svuotamento di lacune si aggiunge quindi una carica Qn legata a questi elettroni liberi, detta carica di inversione. Lo strato di elettroni liberi, detto canale, ha uno spessore infinitesimo a causa della relazione di tipo esponenziale; nell'approssimazione di carica superficiale, il canale assume uno spessore nullo rappresentato con una delta di Dirac che, per la condizione di neutralità, rimane compensata dalla delta di Dirac nel metallo associata alla carica positiva Qt=QdQn.

La carica di inversione Qn cresce (in valore assoluto) linearmente con la tensione VG>Vth:[2]

Qn=Cox(VGVth)

dove il coefficiente angolare della retta è la capacità per unità di superficie dell'ossido Cox (u.m. Fcm3):

Cox=ϵoxtox

Il transistore MOSFET

Definizione e struttura

Il sistema nMOS,[3] usato in regione di inversione (VG>Vth), è la base dei transistori nMOS a effetto di campo (FET), che sono dei dispositivi a 3 terminali dove la caratteristica di uscita IDS(VG) dipende dalla tensione di ingresso VG ma non dalla tensione di uscita VDS. Il transistore MOSFET è un dispositivo monopolare perché la corrente dipende dal flusso di un solo tipo di portatori.

Il canale conduttivo di elettroni liberi di lunghezza L che si forma in regione di inversione può essere sfruttato per originare una corrente di drain IDS che, attraverso la carica Qn, è controllata dalla tensione di ingresso VG. Gli elettroni si muovono lungo il canale, per trascinamento dovuto al campo elettrico , dal terminale di source a quello di drain, e danno origine così a una corrente IDS positiva dal drain al source.[4] In corrispondenza dei due terminali vi sono due regioni con forte drogaggio n allineate ai lati del gate, che grazie alla loro elevata conducibilità elettrica garantiscono continuità spaziale al passaggio di elettroni. Di solito il source e il bulk sono cortocircuitati (VBS=0), così da garantire che la tensione di soglia Vth non cambi al variare del potenziale di bulk VB=VS.

Regime stazionario nel tempo

Si definisce potenziale di canale φch(x) il potenziale della sezione Δx infinitesima del canale rispetto al terminale di source. Il potenziale di canale φch è una funzione crescente[5] lungo x man mano che ci si allontana dal terminale di source,[6] e agli estremi vale:[7]

{φch(0)=0 (source)φch(L)=VDS (drain)

Regione lineare (VDS0+)

Il canale si comporta come un resistore a cui è applicata di caduta di potenziale VDS. Se il terminale di drain è posto a un potenziale lievemente superiore rispetto al potenziale del terminale di source (VDS0+) in modo che l'effetto del potenziale di canale φch sia minimo, la corrente IDS cresce linearmente con la tensione VDS.

A parità di tensione VDS, la pendenza della caratteristica inoltre aumenta al crescere della tensione VGS perché aumenta il numero di elettroni liberi da spostare nel canale e quindi cresce la transcaratteristica IDS(VGS).

Regione triodo/quadratica (0VDS<VDSS)

Il potenziale di canale φch, sottraendosi sempre di più alla tensione VGS lungo x, ostacola il flusso di elettroni verso il drain:

Qn(x)=Cox(VGSφch(x)Vth)

e frena quindi il crescere lineare della corrente IDS a un andamento parabolico con concavità verso il basso:

IDS=βn[(VGSVth)VDS12VDS2]

dove: (W è la larghezza del canale)

βn=WLμnCox

Punto di strozzamento (VDS=VDSS)

Si verifica lo strozzamento (o pinch-off) del canale se è applicata al terminale di drain una tensione VDSS che annulla il numero di elettroni liberi in corrispondenza del terminale di drain (x=L):

Qn(L)=Cox(VGSφch(L)Vth)=0VDSS=φch(L)=VGSVth

L'andamento parabolico si arresta per la seguente tensione di strozzamento VDSS:

dIDSdVDS|VDS=VDSS=βn(VGSVthVDSS)=0VDSS=VGSVth

corrispondente al seguente punto di massimo di ID:

ID(VDSS)=βn[(VGSVth)212(VGSVth)2]=βn2(VGSVth)2

Regione di saturazione (VDS>VDSS)

Il punto di strozzamento (Qn=0) arretra in L<L tale che φch(L)=VDSS.

Poiché IDS1L, l'accorciamento, detto modulazione della lunghezza di canale, aumenta la corrente IDS.

Tuttavia, la distanza ΔL=LL converge a un valore non troppo grande, cioè l'influenza dell'accorciamento del canale sulla corrente è trascurabile → in regione di saturazione (VDS>VDSS), al variare della tensione di uscita VDS la caratteristica di uscita IDS rimane approssimativamente costante e pari a IDS(VDSS) → questa è la regione in cui il sistema nMOS viene usato come transistore digitale.

Questo effetto di non idealità è tanto meno trascurabile quanto più è corto il canale, perché variazioni ΔL su una lunghezza L piccola diventano significative. Il coefficiente correttivo λ è legato alla pendenza (idealmente nulla) della caratteristica in regione di saturazione:

ID=βn2(VGSVth)2[1+λ(VDSVDSS)]

Regione di interdizione (VGSVth)

Se il sistema nMOS si trova al di fuori della regione di inversione, esso si comporta circuitalmente come un circuito aperto (IDS=0), perché non si sono formati gli elettroni liberi da spostare nel canale.

A seconda del segno della tensione di soglia Vth, i transistori nMOSFET si distinguono in:

  • Vth<0: nMOS a svuotamento o normalmente on (all'equilibrio VG=0 il canale è già presente);
  • Vth>0: nMOS ad arricchimento o normalmente off (all'equilibrio VG=0 il canale non si è ancora formato).

Siccome lo strato di ossido è molto sottile ed eventuali cariche fisse non ideali intrappolate al suo interno o sulla superficie possono variare la carica totale e la tensione di banda piatta, è possibile regolare la tensione di soglia Vth impiantando ND atomi donatori nel canale:

VFB=VFB+ΔVth=VFB+qCox(NAND)

in modo che la riduzione della tensione di banda piatta VFB renda negativa la tensione di soglia Vth:

Vth=VFB+2ϕp+γB2ϕpVB<0

e il transistore nMOS diventi a svuotamento con canale preformato.

Breakdown (VDSVDSS o VGSVth)

La corrente non deve entrare nella regione neutra del bulk attraverso le due giunzioni pn formate tra i terminali drogati n+ e la regione neutra del bulk drogata p: per avere una corrente nulla (I0) quindi queste due giunzioni non devono essere in polarizzazione diretta (V0), cioè il un potenziale di bulk VB dev'essere minore o uguale sia del potenziale di source VS sia di quello di drain VD. Se entrambi i terminali di bulk e di source sono posti a massa, sulla giunzione source-bulk è applicata una tensione nulla (VS=VB) → basta che la tensione VDB=VDS applicata alla giunzione drain-bulk sia positiva o nulla.[8]

  • VDSVDSS: Una tensione di uscita VDS eccessiva può però portare una delle due giunzioni al breakdown. Inoltre, l'elevato campo elettrico generato nel canale può provocare un effetto valanga. Elevate tensioni di ingresso VGS tendono ad amplificare questo effetto, perché il breakdown si instaura prima per tensioni VGS crescenti.
  • VGSVth: Elevate tensioni di ingresso VGS possono provocare campi elettrici che superano la rigidità dielettrica dell'ossido distruggendolo.

Inoltre non si devono superare la tensione, la corrente e la potenza dissipata massime specificate dal produttore del dispositivo.

Regime dinamico nel tempo

Modello statico di piccolo segnale

Il modello statico di piccolo segnale viene ricavato in regione di saturazione:

iDss(t)=gmvGSss(t)+govDSss(t)gmBvBSss(t)

dove:

  • gm è la transconduttanza:[9]
    gm=iDvGS|(VGS0,VDS0,VBS0)=2βnID0
  • go è la conduttanza di uscita:
    go=iDvDS|(VGS0,VDS0,VBS0)=λID0
  • gmB è la transconduttanza di substrato:[9]
    gmB=iDvBS|(VGS0,VDS0,VBS0)=λBgm22φpVBS0

Modello dinamico di piccolo segnale

Nel modello dinamico, gli effetti capacitivi sono rappresentati da condensatori che si aggiungono al circuito equivalente. A frequenze troppo elevate possono però essi degradare le prestazioni del dispositivo.

Note

  1. Poiché il biossido di silicio nella base sottostante ha un passo reticolare differente, si formano tanti piccoli cristalli di silicio, di struttura regolare se presi uno a uno, che però non riescono a congiungersi tra loro in un'unica struttura regolare.
  2. In realtà c'è un piccolo cambiamento graduale in VGVth che però si trascura nell'approssimazione a spezzata.
  3. La n specifica che il substrato è drogato p e nel canale di inversione si formano elettroni liberi.
  4. Il dispositivo poiché simmetrico funziona analogamente con corrente in direzione opposta.
  5. Caso particolare: è identicamente nullo se i terminali sono allo stesso potenziale: VS=VDVDS=0.
  6. In questo esempio, il source è collegato a massa: Vs=0.
  7. Si trascura l'effetto delle resistenze parassite Rs e Rd nelle regioni drogate n+.
  8. Si noti il verso della tensione VDS: se positiva polarizza inversamente la giunzione.
  9. 9,0 9,1 Qui il coefficiente λ è stato trascurato.