Meccanica del punto materiale/Oscillatori accoppiati

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Template:Meccanica del punto materiale

Un sistema di oscillatori accoppiati presenta due oscillatori armonici che sono soggetti anche a una forza di mutua interazione. L'esempio più semplice che possiamo fare è quello di due punti collegati attraverso due molle a dei supporti fermi, ad esempio un muro, che sono a loro volta collegati tra loro da un'altra molla. Per semplicità, consideriamo le due masse uguali, ovvero m1=m2=m, le costanti elastiche delle due molle agli estremi uguali, pari a k, e la costante della molla centrale k12 essere k12<<k.

Per definire le posizioni dei corpi sfruttiamo le lunghezze a riposo delle due molle: chiameremo x1 la distanza del corpo 1 dalla lunghezza a riposo della molla 1, mentre x2 è la distanza del corpo 2 dalla lunghezza a riposo della molla 2. Considerato l'effetto della molla centrale, avremo che il corpo di destra sarà spostato dalla lunghezza a riposo verso il centro, quindi verso destra, mentre il corpo di sinistra sarà spostato verso sinistra in direzione del centro. Preso un sistema di riferimento rettilineo e parallelo e al piano, crescente da sinistra verso destra, avremo che:

  • x1 allungamento corpo 1;
  • x2 allungamento corpo 2.

L'allungamento della molla centrale sarà quindi pari a x2x1. Il sistema che si ottiene è un sistema a due gradi di libertà.

Le forze che agiscono sui corpi sono invece:

  • f=kx1 forza molla 1,
  • f=kx2 forza molla 2,
  • f=k12(x2x1) forza molla centrale sul corpo 1,
  • f=k12(x2x1) forza molla centrale sul corpo 2.

Otteniamo il seguente sistema di equazioni differenziali:

{md2x1dt2=kx1forza di+k12(x2x1)forza dimd2x2dt2=kx2richiamo+k12(x2x1)interazione

Esplicitando i termini otteniamo:

{d2x1dt2+k+k12mx1=k12mx2[1]d2x2dt2+k+k12mx2=k12mx1[2]

In questo sistema sono presenti due oscillatori accoppiati, in cui il moto di uno è in funzione del moto dell'altro. Un modo per disaccoppiarli è attraverso il metodo dei moti normali: si trovano due moti e si fa in modo che le equazioni degli oscillatori siano combinazione lineare dei moti normali. Per fare ciò definiamo due nuovi termini:

x=x1+x22y=x1x22

A questo punto, compiamo due operazioni. Prima sommiamo le equazioni [1] e [2] e le dividiamo per 2; dopo le sottraiamo e le dividiamo nuovamente per due, ottenendo le equazioni del moto di x e y:

{d2xdt2+kmx=0d2ydt2+k+2k12my=0

Notiamo immediatamente che sono due oscillatori disaccoppiati, e ne conosciamo la soluzione:

x=x0sin(ωot+φ0)ω0=kmy=y0sin(ω¯t+φ¯)ω¯=k+2k12m

Ricordando le definizioni di x e y:

x1=x+y=x0sin(ωot+φ0)+y0sin(ω¯t+φ¯)x2=xy=x0sin(ωot+φ0)y0sin(ω¯t+φ¯)

I moti x(t) e y(t) sono i due moti normali; come possiamo notare, x1 e x2 sono due combinazioni lineari dei moti normali.

Un'osservazione rapida che possiamo fare è che, se y0=0 la molla centrale non si allunga, ma i due corpi oscillano parallelamente.

Finiamo di studiare il caso, semplificando il problema. Poniamo quindi: φ=φ¯=0 e x0=y0, con x2=0 al tempo t=0. Le due equazioni diventano così:

x1=x+y=x0sin(ωot+)+x0sin(ω¯t+)x2=xy=x0sin(ωot+)x0sin(ω¯t+)

Utilizzando le regole di prostaferesi terminiamo finalmente lo studio ottenendo le due equazioni finali del moto:

x1=2x0sin(ω0+ω¯2t)cos(ω0ω¯2t)x2=2x0sin(ω0ω¯2t)cos(ω0+ω¯2t)

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