Robotica educativa/Esercizi di elettrotecnica

Da testwiki.
Versione del 23 ott 2024 alle 14:46 di imported>Galessandroni (Migliorate equazioni)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Robotica educativaDi seguito vengono proposti (e risolti) esercizi sulle reti elettriche a difficoltà crescente). Naturalmente, per lavorare agevolmente col microcontrollore Arduino non servono tutte queste conoscenze e competenze, ma è sempre consigliabile padroneggiare un bagaglio teorico superiore a quello che viene richiesto nell'attività pratica.

Esercizio 1

Un dispositivo mobile ha una batteria da 3,3V e 2600mAh. Il suo caricatore ha un'uscita da 5V e 2A (la tensione del caricatore è superiore a quella del dispositivo mobile per motivi che verranno chiariti in seguito).

Calcolare il tempo di carica; la resistenza equivalente del dispositivo in stand-by se – per ipotesi – dopo tre giorni il dispositivo è completamente scarico; la resistenza equivalente del dispositivo quando si cercano i Pokemon e la batteria si scarica dopo 50.

Commenti e riflessioni

Il tempo di carica è pari a:

tcarica=ItotaleTtotIcarica=2600mAh2A=2,6Ah2A=1,3h=1h18.

La resistenza del dispositivo in stand by si ottiene calcolando, prima il flusso di corrente in tali condizioni e – a seguire – il tempo di scarica.

Istand-by=ItotaleTtotTstand-by=2600mAh3gg=2600mAh72h36,11mA,
Rstand-by=VIstand-by=3,3V36,11mA=91,4Ω.

Giocando con i Pokemon, attività che richiede al dispositivo più energia, la durata della batteria diminuisce (come mostrato dai dati del problema), di conseguenza ci si aspetta che la corrente istantanea aumenti e diminuisca la resistenza equivalente.

IPokemon=ItotaleTtotTPokemon=2600mAh502600mAh0,83h3,133A,
RPokemon=VIPokemon=3,3V3,133A1Ω.

Esercizio 2

Un dispositivo mobile richiede un alimentatore stabilizzato (il quale eroghi una tensione continua e stabile) di 5V per caricarsi. Purtroppo, l'alimentatore si è appena rotto. Si hanno a disposizione una batteria da 9V e varie resistenze elettriche.

Quale circuito occorre realizzare per ottenere in uscita una tensione pari a 5V?

Commenti e riflessioni

Il problema si risolve ricorrendo a un partitore di tensione, circuito ampiamente utilizzato quando si vuole ottenere una frazione della tensione di partenza. È costituito da due (o più) resistenze in serie, le quali ripartiscono la tensione del generatore in due (o più) parti: una da 4V e – la rimanente – da 5V (quella che si desidera in uscita).

La tensione in uscita è, pertanto, pari a:

VOUT=R2ITOT=R2VGRTOT=R2VGR1+R2=VGR2R1+R2.

La soluzione più semplice è 4kΩ e 5kΩ, ma – purtroppo – questi valori non sono in commercio. I valori di resistenza che più si avvicinano a un'uscita di 5V sono R1=3,3kΩ e R2=4,7kΩ. L'errore commesso – nel calcolo della tensione d'uscita – è di 288mV, ed essa vale VOUT=5,288V.


Template:Nota

Esercizio 3

Dato il circuito in figura determinale la corrente IR3.

Legenda
Grandezza Valore
VG 18V
R1 2kΩ
R2 2kΩ
R3 3kΩ
R4 6kΩ

Commenti e riflessioni

Come prima cosa si ridisegna il circuito in modo che diventi più comprensibile, seguendo il flusso delle correnti.

Di seguito la risoluzione del circuito utilizzando il metodo top-down/bottom-up, ovvero partendo dalla corrente/tensione che si desidera trovare fino ai termini noti.

IR3=VABR3=6V3kΩ=2mA
VAB=RABITOT=1kΩ6mA=6V
RAB=11R2+1R3+1R4=112kΩ+13kΩ+16kΩ=1kΩ
R3,4=R3R4R3+R4=3kΩ6kΩ3kΩ+6kΩ=18MΩ29kΩ=2kΩ
RAB=R3,4R2R3,4+R2=R3,42=2kΩ2=1kΩPoiché R2=R3,4

Template:Nota

RTOT=R1+RAB=2kΩ+1kΩ=3kΩ
ITOT=VGRTOT=18V3kΩ=6mA.

Esercizio 4

Dato il circuito di Figura determinale la tensione che cade su R5.


Legenda
Grandezza Valore
VG 20V
R1 1,5kΩ
R2 1kΩ
R3 1kΩ
R4 4kΩ
R5 200Ω

Commenti e riflessioni

Come prima cosa si ridisegna il circuito in modo che diventi più comprensibile.

Di seguito la risoluzione del circuito utilizzando il metodo top-down/bottom-up.

VR5=R5I35=200Ω5mA=1V
I35=VACR35=5V1kΩ=5mA
VAC=VGVR1=20V15V=5V
R35=RAB+R5=800Ω+200Ω=1kΩ
RAB=R3R4R3+R4=1kΩ4kΩ1kΩ+4kΩ=800Ω
VR1=R1ITOT=1,5kΩ10mA=15V
ITOT=VGRTOT=20V2kΩ=10mA
RTOT=R1+RAC=1,5kΩ+500Ω=1,5kΩ+0,5kΩ=2kΩ
RAC=R2R35R2+R35=1kΩ1kΩ1kΩ+1kΩ=500Ω

Esercizio 5

Dato il circuito di figura determinare la corrente circolante su R6.

Legenda
Grandezza Valore
VG 24V
R1 500Ω
R2 500Ω
R3 2,5kΩ
R4 1kΩ
R5 3kΩ
R6 6kΩ

Commenti e riflessioni

In questo caso si risolverà l'esercizio diversamente dagli esercizi precedenti. Non si ricorrerà alla tecnica top-down/bottom-up. Si procederà al calcolo della resistenza totale e – dopodiché – al calcolo della corrente richiesta.

Di norma, per la risoluzione di un esercizio di questo genere (dopo il calcolo della resistenza totale) sono richiesti un numero di passaggi elementari pari a quelli usati nel corso del calcolo della resistenza totale, a meno che non si ricorra a formule quali partitore di tensione o altro. In questo caso il numero di calcoli necessari potrebbe diminuire.

Calcolo della resistenza totale
RBC=R5R6R5+R6=3kΩ6kΩ3kΩ+6kΩ=2kΩ
R46=R4+RBC=1kΩ+2kΩ=3kΩ
R2,3=R2+R3=500Ω+2,5kΩ=3kΩ
RAC=R2,3R46R2,3+R46=3kΩ3kΩ3kΩ+3kΩ=1,5kΩ;RAC=R462=3kΩ2=1,5kΩ
RTOT=R1+RAC=500Ω+1,5kΩ=2kΩ
Calcolo della corrente su R6

A questo punto, partendo dalla corrente totale, si arriverà al dato richiesto. Passo dopo passo.

ITOT=VGRTOT=24V2kΩ=12mA
VAC=RACITOT=1,5kΩ12mA=18V
I46=VACR46=18V3kΩ=6mA
VBC=RBCI46=2kΩ6mA=12V
IR6=VBCR6=12V6kΩ=2mA
Risoluzione utilizzando i partitori di tensione
VAC=VGRACR1+RAC=24V1,5kΩ500Ω+1,5kΩ=18V
VBC=VACRBCR4+RBC=18V2kΩ1kΩ+2kΩ=12V
IR6=VBCR6=12V6kΩ=2mA

Esercizio 6

Dato il circuito di figura determinare la caduta di tensione su R7.


Legenda
Grandezza Valore
VG 30V
R1 3kΩ
R2 1kΩ
R3 5kΩ
R4 750Ω
R5 3kΩ
R6 6kΩ
R7 250Ω

Commenti e riflessioni

Risoluzione col metodo dell'Esercizio 5
RCD=R5R6R5+R6=3kΩ6kΩ3kΩ+6kΩ=2kΩ
R47=R4+RCD+R7=750Ω+2kΩ+250Ω=3kΩ
R2,3=R2+R3=1kΩ+5kΩ=6kΩ
RAB=R2,3R47R2,3+R47=6kΩ3kΩ6kΩ+3kΩ=2kΩ
RTOT=R1+RAB=3kΩ+2kΩ=5kΩ
ITOT=VGRTOT=30V5kΩ=6mA
VAB=RABITOT=2kΩ6mA=12V
I47=VABR47=12V3kΩ=4mA
VR7=R7I47=250Ω4mA=1V
Risoluzione utilizzando i partitori di tensione
VAB=VGRABR1+RAB=30V2kΩ3kΩ+2kΩ=12V
VR7=VABR7R4+RCD+R7=12V250Ω750Ω+2kΩ+250Ω=1V

Esercizio 7

Dato il circuito di figura determinare la caduta di tensione su R7.


Legenda
Grandezza Valore
VG 45V
R1 1kΩ
R2 1,5kΩ
R3 500Ω
R4 6kΩ
R5 1kΩ
R6 3kΩ
R7 2kΩ
R8 4kΩ

Commenti e riflessioni

Risoluzione dell'esercizio 7

Si procede con il calcolo della resistenza totale RTOT:

R78=R7+R8=2kΩ+4kΩ=6kΩ,
RBC=R6R78R6+R78=3kΩ6kΩ3kΩ+6kΩ=2kΩ,
R58=R5+RBC=1kΩ+2kΩ=3kΩ,
RAC=R4R58R4+R58=6kΩ3kΩ6kΩ+3kΩ=2kΩ,
RTOT=R1+R3+RAC+R2=1kΩ+1,5kΩ+2kΩ+500Ω=5kΩ.
ITOT=VGRTOT=45V5kΩ=9mA,
VAC=RACITOT=2kΩ9mA=18V,
I58=VACR58=18V3kΩ=6mA,
VBC=RBCI58=2kΩ6mA=12V,
I78=VBCR78=12V6kΩ=2mA,
V7=R7I78=2kΩ2mA=4V.
Risoluzione dell'esercizio con i partitori di tensione
VAC=VGRACR1+R3+RAC+R2=45V2kΩ1kΩ+1,5kΩ+2kΩ+500Ω=18V,
VBC=VACRBCR5+RBC=18V2kΩ1kΩ+2kΩ=12V,
V7=VBCR7R7+R8=12V2kΩ2kΩ+4kΩ=4V.

Esercizio 8

Dato il circuito di figura determinare la corrente circolante su R6.


Legenda
Grandezza Valore
VG 36V
R1 1,5kΩ
R2 2kΩ
R3 3kΩ
R4 500Ω
R5 5kΩ
R6 2kΩ
R7 6kΩ
R8 3kΩ

Commenti e riflessioni

Risoluzione dell'esercizio 8

Come prima cosa si procede col calcolo della resistenza totale RTOT.

Inizialmente, si procede al calcolo del parallelo tra le resistenze R6, R7 e R8. Questo processo può avvenire in due diversi modi: con il calcolo diretto (tramite la formula del parallelo), oppure tramite il calcolo del parallelo a due, a due.

RBC=11R6+1R7+1R8=112kΩ+16kΩ+13kΩ=13+1+26kΩ=1kΩ.

In alternativa, come si è detto, è possibile eseguire il calcolo della RBC per parti:

R78=R7R8R7+R8=6kΩ3kΩ6kΩ+3kΩ=2kΩ,
RBC=R6R78R6+R78=2kΩ2kΩ2kΩ+2kΩ=1kΩ.

Ora, R5 e RBC sono in serie, pertanto:

R58=R5+RBC=5kΩ+1kΩ=6kΩ.

Calcolando il parallelo tra R3 e R58 si ottengono solo resistenze in serie:

RAC=R3R58R3+R58=3kΩ6kΩ3kΩ+6kΩ=2kΩ,

pertanto, la resistenza totale RT è pari a:

RT=R1+R2+RAC+R4=1,5kΩ+2kΩ+2kΩ+500Ω=6kΩ.

La corrente totale ITOT è pari a:

ITOT=VGRT=36V6kΩ=6mA.

La tensione tra i nodi A e C è pari a:

VAC=RACITOT=2kΩ6mA=12V.

A questo punto è possibile calcolare la corrente che attraversa la resistenza R58:

I58=VACR58=12V6kΩ=2mA.

Di conseguenza, la tensione che cade ai capi dei nodi B e C è pari a:

VBC=RBCI58=1kΩ2mA=2V.

Pertanto, la corrente circolante nella resistenza R6 è:

IR6=VBCR6=2V2kΩ=1mA.
Risoluzione dell'esercizio 8 col metodo dei partitori di tensione

I partitori di tensione consentono di accorpare due, o più, calcoli rendendo più snella la risoluzione dell'esercizio.

In alternativa, la tensione ai capi del nodo AC, può essere ottenuta dalla formula del partitore di tensione, la quale sostituisce quelle utilizzate per il calcolo di RT, ITOT e – naturalmente – VAC stessa:

VAC=VGRACR1+R2+RAC+R4=36V2kΩ1,5kΩ+2kΩ+2kΩ+500Ω=12V.

Di conseguenza, la tensione ai capi dei nodi B e C (e, delle resistenze a essi connesse) sarà pari a:

VBC=VACRBCR58=12V1kΩ6kΩ=2V,

espressione che sostituisce i successivi due calcoli.

Pertanto, la corrente circolante su R6 si ottiene con la medesima formula del caso precedente.

Come si può notare, questa procedura consente di ottenere la soluzione dell'esercizio con un passaggio, anziché due, per ogni partitore. Che diventano uno, invece che tre, nel primo caso.

Esercizio 9

Dato il circuito di figura determinare la tensione sulla resistenza R10.

Legenda
Grandezza Valore
VG 60V
R1 3kΩ
R2 1,5kΩ
R3 500Ω
R4 500Ω
R5 5,5kΩ
R6 1kΩ
R7 2kΩ
R8 5kΩ
R9 2kΩ
R10 3kΩ
R11 500Ω
R12 2kΩ

Commenti e riflessioni

Risoluzione dell'esercizio 9

Come prima cosa si procede col calcolo della resistenza totale RTOT.

R9,10=R9+R10=2kΩ+3kΩ=5kΩ
RBC=R8R9,10R8+R9,10=5kΩ5kΩ5kΩ+5kΩ=2,5kΩ
R6,11=R6+R7+RBC+R11=1kΩ+2kΩ+2,5kΩ+500Ω=6kΩ
R4,5=R4+R5=500Ω+5,5kΩ=6kΩ
RAD=R4,5R6,11R4,5+R6,11=6kΩ6kΩ6kΩ+6kΩ=3kΩ

Da sottolineare che i due calcoli delle resistenze in parallelo, trattandosi di resistenze di ugual valore, potevano essere svolti con la formula Req=R/2.

RTOT=R1+R2+R3+RAD+R12=3kΩ+1,5kΩ+500Ω+3kΩ+2kΩ=10kΩ.

A questo punto, la corrente totale erogata dal circuito è pari a:

ITOT=VGRTOT=60V10kΩ=6mA,

da cui si evince la caduta di tensione ai capi dei nodi AD:

VAD=RADITOT=3kΩ6mA=18V.

È ora possibile calcolare la corrente nel ramo che attraversa la resistenza R6,11:

I6,11=VADR6,11=18V6kΩ=3mA.

Questo valore poteva essere facilmente calcolato ricordando che le resistenze R4,5 e R6,11 sono uguali, pertanto ripartiscono la corrente in due parti uguali.

Quindi, la tensione ai capi dei nodi BC è pari a:

VBC=RBCI6,11=2,5kΩ3mA=7,5V.

La corrente che attraversa la resistenza R9,10 è pari a:

I9,10=VBCR9,10=7,5V5kΩ=1,5mA,

ovvero la metà di I6,11, come nel caso precedente.

Infine, la tensione che cade sulla resistenza R10 vale:

VR10=R10I9,10=3kΩ1,5mA=4,5V.
Risoluzione dell'esercizio 9 col metodo dei partitori di tensione

Come visto in precedenza, i calcoli comunque necessari, sono quelli iniziali a esclusione di RTOT in avanti. A questo punto, infatti (avendo solo resistenze in serie) è possibile calcolare direttamente VAD:

VAD=VGRADR1+R2+R3+RAD+R12=60V3kΩ3kΩ+1,5kΩ+500Ω+3kΩ+2kΩ=18V.

Il secondo passaggio è:

VBC=VADRBCRAD=18V2,5kΩ3kΩ=7,5V.

Infine, il risultato cercato, è dato da:

VR10=VBCR10R9,10=7,5V2,5kΩ5kΩ=4,5V.

Template:Avanzamento