Esercizi di fisica con soluzioni/Induzione

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Esercizi

1. Una barretta metallica

Una barretta metallica, di massa, m=1 kg, scivola senza attrito su due lunghe guide parallele e conduttrici, poste a distanza l=1 m l'una dall'altra. Esse sono collegate ad una delle estremità per mezzo di una resistenza R=10 Ω (La resistenza della barretta e delle guide è trascurabile rispetto a R ) Un campo uniforme di induzione magnetica |B|=1 T è applicato perpendicolarmente al piano della figura. All'istante t=0 , la barretta di massa m  viene lanciata con una velocità di vo=10 m/s  verso destra.

Determinare: a) L'andamento della velocità in funzione del tempo. b) L'andamento nel tempo della corrente che scorre nel circuito c) Dimostrare come l'energia dissipata per effetto Joule sia in totale pari alla energia cinetica iniziale della barretta.


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2. Mutua induzione tra spire quadrate

Determinare la mutua induzione in funzione delle distanza per due spire quadrate(bobina) rispettivamente di n1=10  e n2=100  spire, di lato l=1 cm a distanza dl. Approssimare le spire come dei dipoli magnetici.

a) d=10l  sullo stesso piano

b) d=10l  sullo stesso asse


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3. Induttanza con 2 resistenze

All'istante iniziale viene chiuso l'interruttore del circuito mostrato in figura. Determinare la corrente che a regime scorre nei tre rami e quella quando è trascorso un tempo t1  dalla chiusura dell'interruttore.

(dati del problema f=9 V, R=10 Ω, L=1 H, t1=50 ms)


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4. Induttanza con 3 resistenze


All'istante iniziale viene chiuso l'interruttore del circuito mostrato in figura. Determinare la corrente che a regime scorre nei tre rami, la costante di tempo del circuito, e la massima corrente che scorre nel ramo di αR .

(dati del problema f=21 V, R=10 Ω, L=19 H, α=9 )


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5. Spira e solenoide

Una spira circolare di raggio r0 , resistenza R0 , si trova all'interno di un solenoide di lunghezza l  di N  spire e raggio r1 . Il piano della spira forma un angolo di θ  con l'asse del solenoide.

Nel solenoide vi scorre una corrente di I0  e al tempo t=0  viene staccato l'alimentatore e fatta scaricare la corrente su una resistenza R1 .

a) Determinare la mutua induzione tra spira e solenoide.

b) Determinare la corrente indotta nella spira al tempo t=t1 , trascurando l'induttanza della spira stessa.

c) Determinare l'energia totale dissipata durante il periodo 0t1  nella spira.

(dati del problema N=3000 , r1=10 cm, r0=5 cm, R0=0.1 Ω, R1=1 Ω, t1=0.5 s, I0=10 A, θ=45 , l=50 cm).


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6. Due bobine

Due bobine circolari compatte rispettivamente di raggio R1  ed R2 , formate da N1  ed N2  spire, sono coassiali parallele ad una distanza di d .

a) Determinare la loro mutua induzione.

b) La forza che si esercita tra di loro se sono percorse da correnti eguali I1 .

dati del problema R1=20 cm, R2=1 cm, N1=200 , N2=20 , d=20 cm, I1=10 A, il campo generato dalla bobina più grande è praticamente costante lungo il piano della seconda).


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7. Spira dentro solenoide

Un solenoide molto lungo ha un numero di spire N  ed è lungo l . La corrente al suo interno cresce linearmente nel tempo secondo la legge: I(t)=mt . Al suo interno è posto un anello conduttore di raggio r  e resistenza R . Determinare la potenza dissipata nell'anello ed il campo magnetico al suo interno trascorso un tempo t1 

(dati del problema: N=1000 , l=1 m, m=104 A/s, R=0.001 Ω, r=10 cm, t1=1 ms)


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8. Spira in un campo magnetico ruotante

Una bobina, chiusa, di resistenza R , costituita da N  spire quadrate di lato a , è posta fra le espansioni polari di un magnete che produce un campo magnetico B  costante ed uniforme nella regione occupata dalla bobina. Il magnete viene fatto ruotare con velocità angolare costante ω  in maniera tale che il campo magnetico ruota con velocità angolare ω . A regime la corrente massima che scorre nella bobina vale Io . Determinare l'intensità del campo magnetico, la potenza massima istantanea dissipata e la potenza media che deve fornire il motore per mantenere la velocità angolare costante.

(Dati del problema R=2.5 Ω, Io=0.5 A, N=200 , a=1 cm, ω=200 rad/s, l'induttanza della bobina è trascurabile)


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9. Sbarretta ruotante

Una barretta di lunghezza h  è solidale con un perno che ruota a velocità angolare costante ω  ed è collegata ad una spira circolare mediante un contatto strisciante. La spira è immersa in un campo di induzione magnetica di ampiezza B , perpendicolare al piano in cui giace la spira ed uscente da esso. Il perno e la spira chiudono, tramite un interruttore, il circuito in figura composto da una resistenza e due condensatori scarichi. Si calcoli: 1. la differenza di potenziale su ciascun condensatore a regime (ossia molto tempo dopo la chiusura dell'interruttore), specificando quali sono le facce a potenziale più alto; 2. l'energia dissipata sulla resistenza per effetto Joule durante la carica dei condensatori.

Dati: h=20 cm; ω=200 rad/s; B=0.25 T; R=20 Ω; C1=1 μF; C2=2 μF.


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10. Spira in campo variabile

Una spira circolare di raggio a  è immersa in un campo magnetico, normale al suo piano, che varia con la legge:

B=Bo(1et/τ) 

La spira ha una resistenza per unità di lunghezza pari a λ . Determinare 1) la corrente massima generata nella spira; 2) l'energia totale dissipata nella spira stessa.

(Dati del problema a=4 cm , Bo=0.1 T , τ=1 ms , λ=0.5 Ω/m , si trascuri l'induttanza della spira)


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11. Due sbarre in moto

Due sbarrette conduttrici, ciascuna di resistenza R=0.1 Ω  e massa m=100 g , poggiano senza attrito su due binari orizzontali di resistenza trascurabile. La distanza tra i binari è =0.8 m. Il sistema é immerso in un campo magnetico uniforme B=0.7 T , entrante nel piano della figura. La barretta 1 si muove con velocità costante v1=8 m/s , mentre nell'istante iniziale la barretta 2 è ferma. Determinare a) l'intensità iniziale della corrente circolante; b) la forza agente sulla sbarretta 2 nell'istante iniziale; c) l'equazione della velocità della sbarretta 2  in funzione del tempo ed in particolare al tempo t1=0.1 s ; d) l'intensità della corrente che circola nel circuito dopo un tempo molto lungo.

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12. Bobina in moto

Una bobina quadrata conduttrice di lato =10 cm  e massa m=20 g , con velocità iniziale vo=5 m/s  e di resistenza totale R=10 mΩ  entra in una regione di spazio in cui è presente un campo magnetico B=0.7 T  uniforme ed uscente dal piano della figura. Determinare a) La forza che inizialmente agisce sulla bobina; b) il tempo che impiega ad entrare nel campo; c) la velocità che ha quando è completamente entrata nel campo; d) l'energia dissipata nella bobina a causa delle correnti di Focault.

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13. Bobina e filo

Una spira rigida quadrata di lato a  e di resistenza totale R  è posta come in figura con un lato parallelo ad un filo indefinito a distanza d  dal filo (lato più vicino). Il filo è percorso da una corrente variabile nel tempo con la legge:

I(t)=Io1+t/τ 

Determinare: a) l'espressione della f.e.m. indotta nella spira rigida; b) il verso ed il valore massimo della corrente indotta nella spira; c) il tempo per cui la corrente indotta nella spira vale I1 

(Dati del problema a=10 cm , d=1 cm , R=0.001 Ω , Io=16 A , τ=10 ms , I1=1.5 mA )

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Soluzioni

1. Una barretta metallica

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Il movimento della sbarretta nel campo magnetico determina una variazione del flusso concatenato al circuito. Quindi si genera una forza elettromotrice pari a, (non occupandosi ancora dei segni):

|f.e.m.|=dϕdt=|B|dSdt 

dove S  è la superficie istantanea del circuito, quindi S=lx  (scelta come origine di x  la posizione al tempo t=0  della sbarretta). Per cui:

f.e.m.=Bldxdt=Blvx 

Tale f.e.m.  provoca una corrente I  il cui verso è tale da opporsi alla causa che la genera, cioè opporrà una forza resistente la cui direzione è determinata proprio da tale condizione. La forza risultante sulla sbarretta è:

Fx=IBl 

Il verso della corrente è quindi nel disegno antiroario. Il problema dinamico è unidimensionale a questo punto e la II equazione della dinamica è:

mdvxdt=IBl 

Mentre per la maglia:

f.e.m=RI 

Blvx=RI 

I=BlvxR 

Sostituita nell'equazione della dinamica:

mdvxdt=B2l2vxR 

Cioè un moto viscoso, che corrisponde ad una velocità che diminuisce esponenzialmente nel tempo:

vx=voeB2l2t/mR 

Quindi con una costante di tempo pari a:

τ=mRB2l2=10 s ( i freni dei treni sono ottenuti avvicinando dei grossi magneti alle ruote conduttrici e le correnti indotte provocano un frenamento dolce proporzionale in tale caso alla velocità angolare istantanea delle ruote, ma con un meccanismo simile a quello descritto qui).

b)

La corrente ovviamente ha lo stesso andamento esponenziale nel tempo:

I=BlvoReB2l2t/mR 

c)

L'energia cinetica iniziale vale:

12mvo2=50 J

L'energia dissipata per effetto Joule nella resistenza vale:

Ed=0I2Rdt=0B2l2vo2Re2B2l2t/mR=12mvo2=50 J

2. Mutua induzione tra spire quadrate

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Approssimando e le due spire come due dipoli magnetici di modulo:

m1=n1I1l2 

m2=n2I2l2 

A causa della reciprocità della mutua induzione possiamo calcolare il campo generato dalla prima sulla seconda.

a) Sul piano l'unica componente dell'induzione magnetica generata da un dipolo magnetico è la componente entrante normale al piano delle spire:

B1z=μo4πm1d3=μo4πn1I1l2d3 

Quindi il flusso concatenato con la seconda spira vale:

ϕ2=μo4πn1I1l2d3n2l2 

M=μo4πn1n2l4d3=μo4πl=1 nH


b) Sull'asse l'unica componente dell'induzione magnetica generata da un dipolo magnetico è la componente uscente normale al piano delle spire:

B1z=μo4π2m1d3=μo4π2n1I1l2d3 

Quindi il flusso concatenato con la seconda spira vale:

ϕ2=μo4π2n1I1l2d3n2l2 

M=μo4π2n1n2l4d3=μo2πl=2 nH 


3. Induttanza con 2 resistenze

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Applicando il teorema di Thevenin alla parte di circuito ai capi dell'induttanza:

fth=ffR+RR=f2 
Rth=R+R2=3R2 

A regime la corrente nel ramo dell'induttanza come in quello centrale vale quindi:

I20=I30=fthRth=f3R=0.3 A

Mentre ovviamente il ramo del generatore fornirà una corrente doppia:

I10=0.6 A

Scrivendo l'equazione della maglia equivalente nel ramo dell'induttanza la corrente che scorre sarà:

I3=I30(1et/τ)=0.16 A

con τ=L/Rth=0.066 s. Scrivendo la legge di Kirckkoff per il nodo e la prima maglia:

I1=I2+I3 
f=RI1+RI2 

Da cui eliminando I1 :

I2=f2RI32=0.37 A
I1=I2+I3=0.53 A

4. Induttanza con 3 resistenze

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Applicando il teorema di Thevenin alla parte di circuito ai capi dell'induttanza:

fth=ffR+αRR=fαα+1=18 V

Rth=R+αα+1R=2α+1α+1R=19 Ω

A regime la corrente nel ramo dell'induttanza vale quindi:

I3f=fthRth=fαR(1+2α)=1 A

Dovendo essere eguali:

I2fαR=I3fR 

Si ha che:

I2f=fR(1+α)=0.11 A

Quindi nel ramo del generatore a regime:

I1f=I2f+I3f=1.11 A

La costante di tempo vale:

τ=LRth=LR1+α1+2α=1 s

Ovviamente all'istante iniziale comportandosi l'induttanza come un circuito aperto la corrente fornita dal generatore scorre nel solo ramo di αR e quindi la corrente vale:

I20=fR(1+α)=0.17 A


5. Spira e solenoide

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a) Il campo prodotto al centro del solenoide vale:

B=μoNIl 

e quindi il flusso concatenato con la spira vale:

ϕ=Bπr02cosθ=μoNIlπr02cosθ 

Quindi la mutua induzione vale:

M=ϕI=μoNlπr02cosθ=42μH

b) L'induttanza del solenoide vale

L1=μoN2πr12l=0.71 H

Il solenoide si scarica secondo la legge:

I=I0et/τ 

dove τ=L1/R1=0.71 s. La corrente indotta, trascurando l'induttanza della spira, vale:

Iin=1R0ϕt=MR0It=MR1L1R0I0et/τ 

che per t=t1  quindi:

Iin=2.92 mA

c) L'energia totale dissipata nella spira tra t=0  e t=t1 :

E=0t1Iin2R0dt=0t1M2R12L12R0I02e2t/τdt=M2R12L1R0I02(1e2t1/τ)=0.94 μJ


6. Due spire

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a) Il campo generato dalla prima bobina sul suo asse, nel punto in cui si trova la prima bobina vale, in modulo:

|B1|=μo2R12I1N1(R12+d12)3/2 

Quindi il flusso concatenato sulla seconda vale:

Φc=N2|B1|πR22 

quindi la mutua induzione vale:

M=μo2πR12R22N1N2(R12+d12)3/2=1.45 μH

b) La seconda spira ha un momento di dipolo magnetico di:

|m2|=πR22N2I1 

quindi la forza vale:

F=grad(m2B1) 

quindi la forza è diretta secondo l'asse, attrattiva se le bobine sono equiverse, e di valore:

|F|=μo2πR12R22N1N2I12|z[(R12+z2)3/2]|z=d=3μoπR12R22N1NI12d(R12+d2)5/2=0.002 N

7. Spira dentro solenoide

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Il numero di spire per unità di lunghezza vale:

n=Nl=1000 m1

Il campo magnetico generato dal solenoide, in assenza dell'anello, vale:

Bs=μonI=μonmt 

Quindi il flusso concatenato all'anello vale:

ϕc=μonmπr2t 

Quindi la f.e.m. indotta vale:

f.e.m=μonmπr2=0.39 V

quindi la corrente circolante è costante e vale:

Ic=f.e.m.R=μonmπr2R=395 A

Quindi la potenza dissipata istantaneamente per effetto Joule vale:

P=Ic2R=156 W

La corrente circolante genera al centro dell'anello un campo pari a:

Ba=μoIc2r=μo2nmπr2R 

Quindi il campo totale Bt  vale:

Bt=Bs+Ba=μonm(tμoπr2R) 

quindi dopo t1 :

Bt=0.01 T 

(notare come per t0  il campo, avendo trascurato l'induttanza, diventa negativo, tale risultato non fisico dipende dall'avere trascurato l'induttanza dell'anello, che non può essere trascurata nel momento iniziale)


8. Spira in un campo magnetico ruotante

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La f.e.m: massima vale:

Vo=NBa2ω 

La corrente massima che scorre è:

Io=VoR=NBa2ωR 

B=RIoNa2ω=0.31 T

Mentre il valore della massima potenza istantanea vale:

Pm=VoIo=0.62 W

Mentre quella media:

Pe=Pm2=0.31 W


9. Sbarretta ruotante

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Detta θ  l'angolo al tempo generico tra la sbarretta ed il filo che va dal perno al circuito. L'area attreversata dal campo magnetico B  vale:

A=12h2θ 

Ma ruotando la sbarretta a velocità angolare costante:

A=12h2ωt+θo 

(dove θo  è l'angolo al tempo t=0 ). Quindi il flusso concatenato al circuito istante per istante vale:

Φc=B(12h2ωt+θo) 

La forza elettromotrice (f.e.m.) indotta sulla barretta è data da:

f=dΦcdt=(1/2)ωh2B=1 V

1. A regime, nel circuito non scorre corrente, pertanto la tensione del generatore si ripartisce tra i condensatori 1 e 2 nelle proporzioni di C1,2/C1  e C1,2/C2  rispettivamente, essendo C1,2=C1C2/(C1+C2)  la capacità equivalente della serie. Dunque:

VC1=C2C1+C2f=(2/3)f=0.67VeVC2=C1C1+C2f=(1/3)f=0.33 V

2. L'energia dissipata per effetto Joule si può calcolare come differenza tra il lavoro svolto dal generatore di f.e.m., pari a Lgen=fQ , ove Q=C1,2f  è la carica accumulata su ciascun condensatore, e l'energia accumulata nei due condensatori:

E=fQ(1/2)C1,2f2=(1/2)C1,2f2=0.33 μJ 

10. Spira in campo variabile

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Il flusso concatenato con la spira vale:

ϕc=Boπa2(1et/τ) 

Quindi la f.e.m. indotta nella spira vale:

f(t)=dϕcdt=Boπa2τet/τ 

Mentre la corrente vale:

I(t)=Boπa22πaλτet/τ=Boa2λτet/τ 

Che è massima all'istante iniziale e vale:

Boa2λτ=4 A 

La potenza dissipata vale:

P(t)=f(t)I(t)=Bo2πa32λτ2e2t/τ 

Quindi l'energia totale dissipata vale:

Ed=Bo2πa32λτ20e2t/τdt=Bo2πa34λτ=1 mJ 

11. Due sbarre in moto

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a)

Il flusso concatenato alla superficie tra le sbarrette vale:

ϕ=B(x1x2) 

Quindi, all'istante iniziale:

fo=ϕt=Bv1 

La corrente circolante iniziale (in senso anti-orario) vale:

io=f2R=22.4 A 

b)

La forza agente sulla sbarretta 2 in t=0  è rivolta verso destra e vale:

F2=Bio=12.54 N 

c)

L'equazione del moto della sbarretta 2  è:

mdv2dt=iB 

Con i  circolante in senso anti-orario e quindi propulsiva, la corrente vale:

i=B(v1v2)2R 

quindi:

mdv2dt=B222R(v1v2) 

Separando le variabili:

dv2v2v1=dtτ 

con:

τ=2RmB22=0.064 s 
0v2(t)dv2v2v1=0tdtτ 

La velocità della sbarretta 2  dopo t1  è diventata:

v2(t1)=6.33 m/s 

d)

A regime le due barrette si muovono con la stessa velocità, quindi la variazione di flusso è nulla e così pure la corrente.

12. Bobina in moto

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a)

Appena entra nel campo viene generato sul lato di destra una f.e.m pari a

f=Bvo 

che determina una corrente iniziale circolante in senso orario:

Io=fR=BvoR=35 A 

Quindi vi è inizialmente una forza frenante pari a:

Fx=IoB=2.45 N 

b)

La corrente circolante dipenderà dalla velocità istantanea:

I(t)=Bv(t)R 

Quindi anche la forza frenante dipenderà dalla velocità istantanea:

Fx(t)=I(t)B=B22v(t)R 

La legge della dinamica è:

mdvdt=Fx(t)=B22v(t)R 

Definendo: τ=(mR)/(B22)=41 ms  si ha che:

τdvdt=v 

Da cui:

v(t)=voet/τ 

essendo:

dxdt=voet/τ 
=0t1voet/τdt=voτ(1et1/τ) 
t1=τlog[1l/(voτ)]=27.5 ms 

c)

Di conseguenza la velocità finale è pari a

vf=voet1/τ=2.5 m/s 

d)

L'energia dissipata per le correnti Focault è pari alla variazione di energia cinetica:

DE=12m(vf2vo2)=0.185 J 

13. Bobina e filo

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a)

Il campo di induzione magnetica generato ad un distanza generica :x  dal filo vale:

|B|=μoI(t)2πx 

Quindi il flusso che si concatena con la spira vale:

ϕc=μoI(t)a2πdd+adxx=μoI(t)a2πlnd+ad 

Quindi la f.e.m. indotta vale in modulo:

f.e.m.=μoIoa2πτ(1+t/τ)2lnd+ad 

b) La corrente indotta nella spira deve circolare in senso antiorario per compensare la diminuzione del flusso uscente dal piano e vale:

Ii=μoIoa2πτRlnd+ad1(1+t/τ)2=Iio1(1+t/τ)2 

con Iio=77 mA .

c)

Imponendo che:

Iio1(1+t/τ)2=I1 
t=τ(Iio/I11)=61.5 ms 

d)

La energia totale dissipata nella spira vale:

Ed=RIio20dt(1+t/τ)4=RIio2τ3[1(1+t/τ)3]0=τRIio23=20 nJ 

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