Analisi vettoriale/Teorema di Green

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1. Le formule di Gauss e Stokes (E.17) e (E.27) sono relazioni fondamentali tra integrali in analisi vettoriale. Si possono pure ottenere, sulla loro base, un numero di altre relazioni importanti tra gli integrali di volume, di superficie e di linea (integrali spaziali) di quantità scalari e vettoriali.

La formula E.17 di Gauss ci permette di dimostrare, senza alcuna difficoltà, il teorema di Green, che è importante per l'analisi vettoriale e le sue applicazioni. A tal fine, assumiamo che nella formula di Gauss (E.17).

div 𝐚 dV=an dS

𝐚=Ψ div grad ϕ=Ψϕ, dove 'ψ e φ sono scalari casuali.

Secondo le equazioni (A.432) ed (E.40), abbiamo

div 𝐚=Φ grad ϕ+grad Φgrad ϕ=Φ2ϕ+(ϕ)(Φ)

Inoltre, an=Φ gradn ϕ=Φδϕδn. Ne segue pertanto dalla (E.17) che

[Φ2ϕ+(ϕ)(Φ)]dV=Φδ ϕδndS    (E.52)

in cui l'integrale nel lato destro deve venire determinato sulla superficie S chiusa che confina la regione di integrazione V. Questa formula esprime esattamente il teorema di Green.

Per alcuni scopi, è conveniente trasformare l'equazione (E.52) sostituendo in essa ϕ con Φ, e viceversa. Sottraendo l'equazione ottenute in questo modo dalla equazione (E.52), ne risulta

(Φ2ϕϕ2Φ)dV=(Φδϕδn ϕδΦδn)dS    (E.53)

È stato già indicato che l'applicazione del teorema di Gauss è limitata dal requisito di continuità del vettore a e la circoscrizione delle sue derivate prime nella regione di integrazione V. Conseguentemente, può solo venire applicato direttamente alle funzioni di posizione scalari continue e finite ϕ e <m<thA\Phi</math> che abbiano derivate di primo e secondo ordine nella regione di integrazione V.

2. Consideriamo l'integrale di linea ϕ d𝐬 di uno scalare arbitrario avente derivate finite su un contorno chiuso L arbitrario. Questo integrale è un vettore poiché con ds intendiamo il valore del modulo di un elemento di lunghezza del contorno.

Per trasformare questo integrale, dobbiamo moltiplicarlo scalarmente per un vettore arbitrario c che sia costante in grandezza e direzione:

𝐜Lϕ d𝐬=Lϕ 𝐜 d𝐬=Lϕ cs ds

Possiamo usare la formula di Stokes (E.27) per trasformare qest'ultimo integrale in uno sulla superficie S arbitraria giacente sul contorno L. Per fare ciò, è sufficiente assumere nella equazione (E.27) che 𝐚=ϕ 𝐜

𝐜Lϕ d𝐬=Srots (ϕ 𝐜)dS

Usando questa espressione nella relazione integrale ultima, e collocando il vettore 𝐜 costante all'esterno del segno di integrazione, si ottiene

𝐜Lϕ d𝐬=𝐜S[𝐧grad ϕ]dS

In considerazione della natura del vettore c, questa equazione può solo valere se entrambi gli integrali sono uguali. Con ciò arriviamo alla richiesta formula

Lϕ d𝐬=S[𝐧grad ϕ]dS    (E54)

dove come consegue dalla derivazione, n è normale alla superficie S formante un sistema destrorso con la direzione positiva attorno al contorno L.

Se si presume che l'elemento dS elementare di superficie sia una quantitù vettoriale la cui direzione coincida con quella di una normale positiva a questo elemento dS, allora l'equazione (E.54) può venire scritta come segue:

Lϕd𝐬=S[d𝐒grad ϕ]    (E.55)

3. Verifichiamo la relazione

Vrot 𝐚 dV=S[𝐧𝐚]dS=S[d𝐒𝐚]    (E.56)

Moltiplichiamo l'integrale volumetrico da trasformare scalarmente per il vettore c arbitrario che è costante in grandezza e direzione.

Secondo l'equazione (E.44), abbiamo

𝐜 rot 𝐚=𝐚 rot 𝐜+div [𝐚𝐜]=div [𝐚𝐜]

dato che il rotore del vettore c costante è uguale a zero. Quindi,

𝐜Vrot 𝐚 dV=Vdiv  [𝐚𝐜] dV=S[𝐚𝐜]n dS

dove abbiamo usufruito del teorema di Gauss (E.17).

Finalmente, [ac]n=[ac]n=c[na], e, pertanto,

𝐜Vrot 𝐚  dV=𝐜S[𝐧𝐚] dS

Dato che il vettore c è arbitrario, l'equazione (E.56) discende da questa equazione. Template:Avanzamento