Logica matematica/Calcolo delle proposizioni/Dimostrazione del teorema di compattezza

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Template:Logica matematica Il teorema di compattezza della soddisfacibilità asserisce che un insieme di proposizioni Γ è soddisfacibile sse è finitamente soddisfacibile. Quella che diamo qui è una dimostrazione costruttiva, cioè, il teorema viene dimostrato costruendo un modello che soddisfa un insieme Γ infinito.

Definizioni

Insieme di formule finitamente soddisfacibile

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Insieme di formule massimale

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Lemma 1

Se Γ è un insieme di formule soddisfacibile, allora ogni sottoinsieme ΔΓ è soddisfacibile.

Dimostrazione

Supponiamo che Γ sia soddisfacibile, ma che esista un sottoinsieme ΔΓ insoddisfacibile. Allora, per definizione, per ogni modello 𝒱 esiste una formula AΔ tale che 𝒱A. Essendo ΔΓ, allora AΓ. Quindi, per ogni modello 𝒱 esiste una formula AΓ tale che 𝒱A. Dunque, Γ è insoddisfacibile. Contraddizione.

Lemma 2

Se Γ è un insieme di formule finitamente soddisfacibile, allora, per ogni formula A, Γ{A} oppure Γ{¬A} è finitamente soddisfacibile.

Dimostrazione

Consideriamo una formula A. Se AΓ, la tesi è ovvia. Sia quindi A∉Γ. Si danno due casi.

  • Γ{A} è soddisfacibile. Per il lemma 1, ogni sottoinsieme di Γ{A} è soddisfacibile, quindi ogni sottoinsieme finito ΔΓ{A} è soddisfacibile. Dunque, Γ{A} è finitamente soddisfacibile.
  • Γ{A} non è soddisfacibile. Comunque si prenda un modello 𝒱Γ, avremo 𝒱A, quindi 𝒱¬A, cioè 𝒱Γ{¬A}. Quindi Γ{¬A} è soddisfacibile. Dunque, per il medesimo argomento del caso precedente, Γ{¬A} è finitamente soddisfacibile.

Lemma 3

Se Γ è un insieme di formule massimale finitamente soddisfacibile, allora, per ogni formula A, AΓ sse ΓA.

Dimostrazione

() Per definizione, se 𝒱Γ, allora, per ogni formula BΓ, 𝒱B. Se AΓ, allora 𝒱A, e dunque, dato che 𝒱Γ implica 𝒱A, per definizione ΓA. Si noti che, per la parte "solo-se" del teorema, non c'è bisogno di supporre che Γ sia massimale e finitamente soddisfacibile.

() Supponiamo per assurdo che ΓA, ma A∉Γ. Per il teorema di soddisfacibilità, Γ{¬A} è insoddisfacibile, e quindi, siccome Γ è finitamente soddisfacibile, per il lemma 2 Γ{A} è finitamente soddisfacibile. Ma siccome A∉Γ, allora ¬AΓ, dato che Γ è massimale, e quindi ¬AΓ{A}, dunque {¬A,A}Γ{A}, e siccome {¬A,A} è insoddisfacibile, Γ{A} non è finitamente soddisfacibile, contraddicendo ciò che avevamo precedentemente dedotto.

Dimostrazione

() Se Γ è soddisfacibile, allora è finitamente soddisfacibile. Supponiamo che Γ sia soddisfacibile, allora, per il lemma 1, ogni sottoinsieme ΔΓ è soddisfacibile, quindi, ogni sottoinsieme finito di Γ è soddisfacibile. Dunque, Γ è finitamente soddisfacibile.

() Se Γ è finitamente soddisfacibile, allora è soddisfacibile. Osserviamo innanzitutto che, se Γ è finito, la tesi è banalmente dimostrata. Ci occupiamo quindi di Γ infiniti.

La dimostrazione consiste di due parti. Nella prima dimostriamo che un insieme finitamente soddisfacibile Γ si può estendere ad un insieme massimale Δ finitamente soddisfacibile. Nella seconda parte costruiremo un modello per Δ. Siccome abbiamo costruito Δ estendendo Γ, tale modello sarà anche un modello per Γ, quindi la tesi sarà dimostrata.

Cominciamo con l'enumerare tutte le formule del linguaggio:

A0,A1,A2...

. Definiamo per induzione:

Δ0=Γ;
Δi+1={Δi{Ai},se Δi{Ai} è finitamente soddisfacibile;Δi{¬Ai},altrimenti.

Sia

Δ=iΔi

. Osserviamo innanzitutto che

ΓΔ

, per costruzione. Osserviamo inoltre che

Δ

è massimale, cioè, per ogni formula

A

,

A

o la sua negazione appartengono a

Δ

. Infatti, siccome l'enumerazione delle formule è completa, per costruzione dei

Δi

, presa una qualunque

A

, esisterà un

i

per cui

A=Ai

, quindi

AΔiΔ

oppure

¬AΔiΔ

. Osserviamo anche che ciascun

Δi

è finitamente soddisfacibile (per induzione:

Δ0=Γ

è finitamente soddisfacibile; il passo induttivo è giustificato dal lemma 2). Quindi,

Δ

è finitamente soddisfacibile, in quanto ogni sottoinsieme finito di

Δ

è contenuto in qualche

Δi

. Dobbiamo ora mostrare che

Δ

è soddisfacibile. Per far questo, costruiamo un modello per esso. Definiamo il modello

𝒱

come:

𝒱={p|p𝒫,pΔ}

dove

𝒫

è l'insieme dei simboli proposizionali del linguaggio. Dimostriamo ora, per induzione strutturale sulle formule, che per ogni formula

A

:

AΔ

sse

𝒱A

.

(Passo base) Per costruzione di

𝒱

.

(Passo induttivo) Sia A=¬B. 𝒱¬B equivale a 𝒱B; per ipotesi induttiva, 𝒱B sse B∉Δ. Siccome Δ è massimale, B∉Δ sse ¬BΔ. Pertanto, 𝒱¬B sse ¬BΔ, che è la tesi.

Sia A=BC. Per definizione, 𝒱BC sse 𝒱B e 𝒱C; per ipotesi induttiva, 𝒱B sse BΔ e 𝒱C sse CΔ. Siccome Δ è massimale, per il lemma 3 B,CΔ sse (ΔB e ΔC). (ΔB e ΔC) sse, per definizione di congiunzione, ΔBC e, per il lemma 3, ΔBC sse BCΔ, che è la tesi.

Sia A=BC. Per definizione, 𝒱BC sse 𝒱B o 𝒱C; per ipotesi induttiva, 𝒱B sse BΔ e 𝒱C sse CΔ. Siccome Δ è massimale, per il lemma 3 (BΔ o CΔ) sse (ΔB o ΔC). (ΔB o ΔC) sse, per definizione di disgiunzione, ΔBC e, per il lemma 3, ΔBC sse BCΔ, che è la tesi.

Sia A=BC. Per definizione, 𝒱BC sse 𝒱B o 𝒱C; per ipotesi induttiva, 𝒱B sse B∉Δ e 𝒱C sse CΔ. Siccome Δ è massimale, per il lemma 3 (B∉Δ o CΔ) sse (ΔB o ΔC). (ΔB o ΔC) sse, per definizione di implicazione, ΔBC e, per il lemma 3, ΔBC sse BCΔ, che è la tesi.

Sia A=BC. Per definizione, 𝒱BC sse (𝒱B sse 𝒱C); per ipotesi induttiva, 𝒱B sse BΔ e 𝒱C sse CΔ. Siccome Δ è massimale, per il lemma 3 (BΔ sse CΔ) sse (ΔB sse ΔC). (ΔB sse ΔC) sse, per definizione di doppia implicazione, ΔBC e, per il lemma 3, ΔBC sse BCΔ, che è la tesi.

Abbiamo quindi mostrato che 𝒱 è un modello per Δ; siccome ΓΔ, abbiamo che 𝒱Γ, ovvero Γ è soddisfacibile.

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