Onde meccaniche elastiche/Energia e intensità d'onda

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In questo modulo ci soffermeremo più attentamente sulle questioni energetiche legate alla propagazione di un'onda; in particolare, cercheremo di calcolare in maniera esplicita il valore dell'intensità dell'onda.

Quando un'onda si propaga in un mezzo, le particelle oscillano acquistando energia cinetica e potenziale. Ogni elemento del mezzo può essere ipotizzato come un oscillatore armonico forzato a oscillare attorno a una posizione fissa; ogni elemento si muove quindi seguendo la legge:

α(x,t)=Asin(kxωt)

Abbiamo già trattato l'energia di un oscillatore armonico; essa è data da:

E=12kA2

Sapendo che ω2=km, possiamo esplicitare k=ω2m:

E=12mω2A2

Prendiamo, allora, per esempio una sbarra di materiale elastico molto lunga. Sollecitata una perturbazione, questa si propaga lungo il mezzo, di cui ogni parte acquista energia, che viene fornita dalla sorgente fino ad arrivare al fronte del treno d'onda. Si definisce intensità dell'onda l'energia che fluisce nell'unità di tempo attraverso la superficie unitaria perpendicolare alla propagazione dell'onda, ovvero:

I=dEdSdt

L'unità di misura nel SI è il W/m2 (watt al metro quadro).

Sappiamo che l'onda possiede una velocità v; dE può essere anche espressa come l'energia contenuta in un volumetto di base S e altezza vdt quando questo viene investito dall'onda, quindi definita w l'energia contenuta nel volumetto, avremo:

dE=wdSvdt

Sostituiamo nella formula dell'intensità, ottenendo:

I=dEdSdt=wdSvdtdSdt=wv

Riprendiamo adesso la formula dell'energia di un oscillatore armonico; dividendola per il volume otterremo l'espressione di w in funzione della densità del mezzo e dei parametri dell'onda; la sostituiamo infine nella formula dell'intensità per ricavarne l'espressione finale.

dE=12dmω2A2dEdV=w=12dmdVω2A2=12ρω2A2I=vw=12ρω2A2v

Questo risultato è notevole: l'intensità dell'onda è direttamente proporzionale ai quadrati dell'ampiezza e della pulsazione dell'onda. L'utilità dell'intensità è quella di poter calcolare le soglie di udibilità del suono. L'orecchio umano, infatti, riesce a percepire suoni superiori a determinate intensità; per esempio, la soglia minima è:

Isoglia=31012Wm2 per ν=1000 Hz

(Notiamo come la soglia vari a seconda della frequenza dell'onda). Tuttavia, si è deciso di introdurre la scala in decibel: fissata un'intensità di riferimento pari a I0=1012Wm2, si definisce intensità in decibel:

Idb=10log10(II0)

Quindi la soglia sopra riportata, in decibel, è pari a I=4.77db

Facciamo un'ultima considerazione sull'intensità di un'onda. Soffermiamoci sul caso di una sorgente puntiforme S che abbia potenza W costante; prendiamo due sfere concentriche C1 e C2 centrate in S, di raggio r1 e r2, le quali vengono attraversate da una certa quantità di W, che può essere definita come il prodotto tra le intensità dell'onda ai due raggi di distanza e le due superfici incontrate, ovvero:

W=4πr12I1=4πr22I2

Da questa espressione ricaviamo che I1=W4πr12 e I2=W4πr22; questo risultato ci dice che l'intensità diminuisce in maniera inversamente proporzionale al quadrato della distanza dalla sorgente. Però noi sappiamo anche che l'intensità è direttamente proporzionale all'ampiezza al quadrato. Possiamo infine affermare che, in un'onda elastica, si ha:

A1r

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