Controlli automatici/Funzione di sensibilità

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Template:Controlli automatici

Sensibilità parametrica

Funzione di sensibilità rispetto a una variazione parametrica

La funzione di sensibilità SpWy della funzione di trasferimento in catena chiusa Wy(s) rispetto ad un parametro p:

SpWy=Wy(s)Wy(s)pp

dove:

  • Wy(s)Wy(s) è la variazione relativa della funzione Wy(s) come conseguenza della variazione del parametro p;
  • pp è la variazione relativa del parametro p;

misura l'influenza di variazioni sul parametro p sulla fedeltà di risposta del sistema controllato:

  • se la funzione di sensibilità SpWy è molto minore di 1, la funzione Wy(s) risulta poco sensibile alle variazioni del parametro p, e quindi la risposta del sistema non varia significativamente al variare del parametro p;
  • se la funzione di sensibilità SpWy è prossima a 1 o maggiore, la funzione Wy(s) risulta molto sensibile alle variazioni del parametro p, e quindi la risposta del sistema varia pesantemente al variare del parametro p.

Sensibilità del sistema

Separando la sensibilità di Wy(s) rispetto a Ga(s) e la sensibilità di Ga(s) rispetto a p:

SpWy=SGaWySpGa=Wy(s)Wy(s)Ga(s)Ga(s)SGaWyGa(s)Ga(s)ppSpGa

si definisce sensibilità del sistema S(s) la funzione di sensibilità SGaWy della funzione di trasferimento Wy(s) rispetto alla funzione d'anello Ga(s):

S(s)SGaWy=Wy(s)Wy(s)Ga(s)Ga(s)=11+Ga(s)S(s)+Wy(s)=1

Template:Cassetto

  • se le variazioni parametriche riguardano la funzione C(s) del controllore, la sensibilità SpWy del sistema in catena chiusa può essere contenuta sia agendo sulla "qualità realizzativa" del controllore per ridurre la funzione di sensibilità SpGa, sia riducendo la sensibilità S(s);
  • se le variazioni parametriche riguardano la funzione F(s) del sistema da controllare, la sensibilità SpWy del sistema in catena chiusa può essere contenuta solo riducendo la sensibilità S(s).
Possibili andamenti in frequenza del modulo della sensibilità S(s) del sistema[1]

In presenza di ingressi e/o disturbi sinusoidali, la sensibilità S(s) è bassa solo in bassa frequenza:

  • il sistema riesce ad inseguire con buona precisione un ingresso di riferimento sinusoidale r(t):
    r(t)=sin(ω0t)
solo se la pulsazione ω0 del segnale è a bassa frequenza:
S(s)We,y(s)=e(s)ydes(s)E=|We(jω0)|=|Kr||We,y(jω0)|=|Kr||S(jω0)|
  • il sistema è poco sensibile a un disturbo sinusoidale dysin(t) posto sull'uscita y(t):
dysin(t)=Dssin(ωdt)
solo se la pulsazione ωd del segnale è a bassa frequenza:
S(s)Wdysin(s)=dysin(s)y(s)Yd,p=Ds|Wdysin(jωd)|=Ds|S(jωd)|
  • il sistema è poco sensibile a un disturbo sinusoidale dusin(t) posto sul comando u(t):
dusin(t)=Dssin(ωdt)
solo se la pulsazione ωd del segnale è a bassa frequenza:
S(s)Wdusin(s)=dusin(s)u(s)Yd,p=Ds|Wdusin(jωd)|=Ds|S(jωd)|

Implicazioni sul progetto del controllore

La sensibilità S(s) attraversa l'asse a 0 dB in un intorno della pulsazione di taglio ωc della funzione Ga(s) → se si vuole imporre che la sensibilità attraversi l'asse a 0 dB a una pulsazione inferiore a una data ωM, è necessario scegliere una pulsazione di taglio desiderata ωcdes abbastanza superiore a ωM, ma non eccessivamente per non allargare troppo la banda ωB. Come prima scelta:

|S(jω)|<1 per ω<ωMωcdes=1,5ωM

All'inserimento di una rete attenuatrice, la sensibilità S(s) del sistema aumenta nell'intervallo di pulsazioni in cui il modulo della funzione d'anello Ga(s) è diminuito → è opportuno evitare di collocare le reti attenuatrici a pulsazioni xi troppo basse.

Note

  1. Alle medie frequenze l'esatto andamento dipende dagli effettivi valori assunti dal modulo della funzione d'anello Ga(s).