Equazioni differenziali alle derivate parziali/Richiami sulla teoria operatoriale

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Template:Equazioni differenziali alle derivate parziali

Per completezza, in questo modulo ci si occuperà di richiamare alcune delle principali nozioni legate alla teoria degli operatori.

Innanzitutto è bene inquadrare il problema: si lavorerà su spazi di Hilbert separabili sul campo (o ). Sia V una varietà lineare densa in . Sia :V un operatore lineare; da definizione si ha che:

  • (v1+v2)=(v1)+(v2),viV
  • (αv)=αv,vV,α𝕂

Nel caso infinito dimensionale può essere vero che V e non coincidano anche se la varietà lineare è densa in . Si ha che se:

vMv,vV

Allora può essere esteso a tutto , conservandone la limitatezza.

Teorema

Ogni operatore limitato in è anche continuo e viceversa.

Se un operatore è limitato si avrà che:

vvM,v,v0

Passando all'estremo superiore, si definisce norma di un operatore la quantità:

=supvvv

Template:Definizione

In virtù del teorema di Riesz è possibile concludere che esiste sempre, ed è limitato, l'aggiunto di un operatore lineare e limitato.

Dimostrazione

Sia l(u)v=uv. Esso è un funzionale lineare limitato, infatti:

luvuvuvMuv

Da cui segue la limitatezza di lu. Si osserva anche che lu è prodotto scalare per un vettore, ovvero si può scrivere:

lu=w

Per definizione allora w=, cioè l'aggiunto di

Template:Definizione

Template:Definizione

Tornando per un momento a quanto fatto nel modulo precedente, ovvero la risoluzione del problema di Sturm-Liouville per inversione, si ha la seguente osservazione: il passaggio da u=λu a 𝒢u=1λu permette di passare da un operatore di derivazione, dunque non limitato, a un operatore integrale che quindi è limitato e simmetrico.

Template:Definizione

Come conseguenza diretta di ciò si ha che ogni operatore compatto è anche limitato e il prodotto di un operatore limitato con uno compatto è ancora compatto.

Template:Riquadro

In genearale si ha che ogni operatore (limitato) ha per autovalori dei numeri compresi tra e :

u=λuu=λuλ=uu

Sfruttando questi due risultati si può concludere un'importante proprietà che è riassunta dalla seguente proposizione:

Template:Riquadro

Si consideri la restrizione di a (2): continuerà a essere simmetrico, compatto, lineare e limitato. Pertanto anche per questa restrizione di esisterà un certo λ1 tale da soddisfare λ1=(1). Iterando questo processo si potrebbe creare (2), prendere la restrizione di a questo nuovo spazio di Hilbert e trovare l'autovalore λ2. Questo processo iterativo porterebbe alla costruzione di una successione di autovalori {λn} e alla corrispondente successione di autovettori {un}. Per costruzione tutti gli un saranno tra loro ortogonali e sarà dunque possibile concludere che la successione {un} costituisce un sistema ortonormale.

Teorema

Sia uno spazio di Hilbert e sia un operatore simmetrico e compatto su . Allora esiste una successione di autovalori {λn} per tale che:

λnn+0

I corrispondenti autovettori costituiscono un sistema ortonormale completo in e vale che:

u,u=j=0+ujuuj+h

Dove hker:(h)=0.

Dimostrazione

È già stata provata l'esistenza delle due successioni {un} e {λn}. Si supponga, per assurdo, che la successione degli autovalori λn non tenda a zero per n che tende all'infinito. Si può dunque costruire la successione dei vk siffatti:

vk=1λkuk

Questa successione è limitata per ché uk=1 e perché, per ipotesi di assurdo, il limite di λk non è zero. La successione {vk} è compatta, dunque:

vkvj2=ukuj2=2

Dunque {vk} non converge e quindi si deve concludere, contro l'ipotesi di assurdo, che:

λkn+0

Sia ora u(N)=j=0Nujuuj, si ha che:

(uu(N))λNuuNλNu,u(N)(N)

Sapendo che che per n+, λn0, si conclude:

(uu(N))N+0

Dalla continuità di segue che (uu(+))=0, che significa che (uu(+))ker. Dunque, detto h=uu(+) si ha che:

u=j=0+ujuuj+h

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