Algebra 1/Numeri/Numeri Interi Relativi
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I numeri che precedono lo zero
Con i numeri naturali non sempre è possibile eseguire l’operazione di sottrazione. In particolare, non è possibile sottrarre un numero più grande da un numero più piccolo, per esempio . Tuttavia ci sono situazioni in cui una sottrazione di questo tipo deve essere eseguita.
Per esempio, è possibile acquistare un’auto di €. pur avendo soltanto risparmi in banca di soli €. . In questo caso si tratta di togliere dai €. i €. che servono per acquistare l’auto: materialmente non è possibile e si ricorre a un prestito.
Pensiamo ad una comunicazione dei meteorologi relativa alle previsioni del tempo: <<domani la temperatura, a causa di una perturbazione proveniente dai paesi nordici, potrebbe subire un drastico calo e scendere anche di 10 gradi>>. Riflettiamo: se oggi la temperatura è di 9 gradi, come possiamo esprimere numericamente la temperatura prevista per domani? Alcuni diranno: <<il liquido contenuto nel termometro si posizionerà al di sotto dello zero>>, altri <<domani la temperatura sarà di un grado sotto lo zero>> e altri ancora <<la temperatura sarà di grado>>.

Leggiamo nel testo di geografia: <<Il punto più profondo della Terra si trova nella fossa delle Marianne; esso supera di metri l’altezza del monte Everest e si trova a metri sotto il livello del mare>>. Se attribuiamo al livello del mare l’altitudine 0, allora potremmo esprimere la profondità della Fossa con il numero e l’altezza del monte Everest con il numero .
Per rappresentare le grandezze che hanno due sensi, come temperature, crediti e i debiti, latitudine nord e sud, altezze sopra il livello del mare e profondità marine i numeri naturali non bastano. I matematici in queste situazioni usano i numeri interi relativi che si scrivono utilizzando gli stessi numeri naturali ma preceduti dal segno “” se sono numeri maggiori di 0 e dal segno “” se sono numeri minori di 0. L’insieme di questi numeri si costruisce raddoppiando i numeri naturali e facendo precedere ciascun numero dal segno “” o “”, ad eccezione dello 0, al quale non si attribuisce segno. Template:Testo centrato
L’insieme dei numeri relativi si indica con il simbolo . In particolare, l’insieme dei soli numeri interi relativi maggiori o uguali a 0 si indica con il simbolo , mentre l’insieme dei numeri interi minori o uguali a 0 si indica con il simbolo .
I numeri relativi e la retta
I numeri relativi possono essere rappresentati su una retta. Disegniamo una retta, su di essa prendiamo un punto di riferimento al quale associamo il numero zero, il verso di percorrenza da sinistra verso destra, un segmento come unità di misura. Riportiamo questa unità di misura più volte partendo da zero e procedendo nel verso stabilito aggiungiamo ogni volta uno: ai punti trovati associamo gli interi positivi. Ripetiamo l’operazione partendo dallo zero, ma con il verso di percorrenza a sinistra: ai punti trovati associamo gli interi negativi.

Possiamo interpretare questi numeri come il numero di passi da fare sulla retta, partendo dallo zero verso destra se il segno è positivo, verso sinistra se il segno è negativo. Template:Algebra1/Definizione
Il valore assoluto si indica inserendo il numero relativo tra due barre verticali . In linguaggio matematico: Template:Testo centrato
Sono numeri opposti e ; e ; e .
Template:Algebra1/Osservazione
Confronto di numeri relativi
Dati due numeri interi relativi quello più grande è quello che sulla retta è rappresentato più a destra. In particolare:
- ogni numero intero positivo è maggiore di 0 e di ogni numero negativo;
- tra due numeri positivi il più grande è quello che ha valore assoluto maggiore;
- ogni numero negativo è minore di 0 e di ogni numero positivo;
- tra due numeri negativi il più grande è quello che ha valore assoluto minore;
- 0 è minore di ogni numero positivo e maggiore di ogni numero negativo.
In maniera analoga a quanto visto per i numeri naturali , anche per i numeri relativi si possono usare i simboli di disuguaglianza: per indicare, ad esempio, che un numero è maggiore di un altro si usa separare i due numeri con il simbolo “”; per indicare che il primo è minore del secondo si usa mettere tra i due numeri il simbolo “”. Template:Algebra1/Esempio1 Usando la rappresentazione dei numeri sulla retta l’ordinamento risulta più facile da verificare: il verso di percorrenza della retta (la freccia) indica la direzione nella quale i numeri crescono.
Le operazioni con i numeri relativi
Con i numeri relativi è sempre possibile eseguire le addizioni, le moltiplicazioni e le sottrazioni. Questo significa che se si addizionano, si sottraggono o si moltiplicano due numeri relativi il risultato si trova sempre nella retta dei numeri relativi.
Addizione
Osserviamo prima di tutto che il simbolo di addizione è lo stesso che si usa per indicare il segno dei numeri positivi, pertanto occorre prestare attenzione quando si incontra il segno “” al significato che esso ha. Almeno all’inizio è bene usare una scrittura del tipo per indicare la somma tra i numeri e .
L’addizione di due numeri relativi si esegue in due modi diversi a seconda che gli addendi siano concordi o discordi.
La somma di due numeri relativi concordi è il numero che ha per valore assoluto la somma dei singoli valori assoluti e come segno lo stesso segno degli addendi.
La somma di due numeri relativi discordi è il numero che ha per valore assoluto la differenza dei valori assoluti e come segno il segno del numero che ha valore assoluto maggiore.
L’addizione si può rappresentare sulla retta dei numeri come l’azione di muoversi nel verso indicato dal segno del secondo addendo: se è positivo si va verso destra, se è negativo si va verso sinistra, iniziando dal punto che rappresenta il primo addendo.


Sottrazione
La sottrazione tra due numeri relativi si esegue facendo la somma del primo numero con l’opposto del secondo.

Somma algebrica
Poiché la sottrazione può essere trasformata in addizione, si può semplificare la scrittura di addizione e sottrazione di numeri relativi utilizzando soltanto l’operazione di addizione e omettendo di scrivere il segno “” dell’addizione. Questo tipo di addizione tra numeri relativi si chiama somma algebrica.
La somma algebrica gode delle proprietà associativa e commutativa, pertanto per sommare più numeri relativi si può procedere senza rispettare l’ordine in cui sono scritti.
Per esempio per calcolare il risultato di si possono prima sommare tra di loro i numeri positivi e e poi tra di loro i numeri negativi . Quindi .
Moltiplicazione
Dati due interi relativi da moltiplicare si chiamano fattori i due numeri e prodotto il risultato dell’operazione.
Il prodotto di due numeri interi relativi è il numero intero avente come valore assoluto il prodotto dei valori assoluti dei fattori e come segno il segno “” se i fattori sono concordi, il segno “” se i fattori sono discordi.

Per determinare il segno di un prodotto si può ricorrere alla seguente regola dei segni: nella prima riga e nella prima colonna sono collocati i segni dei fattori, all’incrocio tra la riga e la colonna c’è il segno del risultato.
Nel caso si debbano eseguire più moltiplicazioni il segno del prodotto è negativo se il segno meno è presente in un numero dispari di fattori; se il segno negativo non è presente oppure è presente un numero pari di volte il prodotto è positivo.
Perché “meno” per “meno” fa “più”? Una possibile spiegazione.
Quale valore dobbiamo assegnare a affinché il numero ottenuto sommato a dia 0? Evidentemente il numero .
Divisione
La regola della divisione è del tutto analoga a quella della moltiplicazione. Per dividere due numeri relativi si dividono i valori assoluti e si attribuisce al risultato il segno “” se i numeri da dividere sono concordi, il segno “” se i numeri sono discordi.
Osserva che mentre addizione, sottrazione e moltiplicazione sono operazioni sempre possibili tra numeri interi relativi, ossia il risultato di queste operazioni è sempre un numero intero relativo, il risultato della divisione non sempre è un numero intero relativo. La divisione tra numeri relativi è possibile se è possibile la divisione tra i loro valori assoluti, ossia se il divisore è diverso da zero ed è un sottomultiplo del dividendo.
Potenza di un numero relativo
La definizione di potenza per un numero relativo è la stessa di quella data per i numeri naturali (in questo caso la base è un numero relativo ma l’esponente è un numero naturale). Si moltiplicano tra di loro tanti fattori uguali alla base quante volte è indicato dall’esponente. L’unica attenzione che dobbiamo avere è quella relativa al segno:
- se la base è un numero positivo il risultato della potenza sarà sempre positivo;
- se la base è un numero negativo il segno dipende dall’esponente: se l’esponente è dispari il risultato è negativo, se l’esponente è pari il risultato è un numero positivo.
Ricordiamo che un qualsiasi numero, diverso da 0, elevato a 0 dà come risultato il numero 1 e che qualsiasi numero elevato a 1 rimane invariato. Template:Testo centrato
Le proprietà delle operazioni nell’insieme dei numeri relativi
Proprietà commutativa
Un’operazione gode della proprietà commutativa se cambiando l’ordine dei termini il risultato non cambia.
- Somma algebrica .
- Vale la proprietà commutativa: .
- Moltiplicazione.
- Vale la proprietà commutativa: .
- Potenza .
- Non vale la proprietà commutativa: .
Proprietà associativa
Un’operazione gode della proprietà associativa se presi tre numeri si ottiene sempre lo stesso risultato indipendentemente da come si raggruppano i numeri per eseguire l’operazione.
- Somma algebrica .
- Dovendo sommare e raggruppando i primi due numeri si ha Template:Testo centrato
- Raggruppando gli ultimi due numeri si ha Template:Testo centrato
- Nella somma algebrica tra numeri relativi vale la proprietà associativa.
- Moltiplicazione .
- Dovendo moltiplicare tre o più numeri relativi si può procedere scegliendo a piacere da quale moltiplicazione iniziare. Per esempio, dovendo moltiplicare , si può cominciare dalla prima moltiplicazione Template:Testo centrato Oppure si può cominciare dalla seconda moltiplicazione Template:Testo centrato
- Nella moltiplicazione tra numeri relativi vale quindi la proprietà associativa.
Elemento neutro
Un’operazione su uno specifico insieme numerico ha elemento neutro se esiste, ed è unico, un numero che composto con un qualsiasi altro numero lo lascia inalterato.
Nella somma algebrica l’elemento neutro è 0 sia che si trovi a destra sia che si trovi a sinistra dell’operazione: Template:Testo centrato
Nella moltiplicazione l’elemento neutro è sia a destra sia a sinistra: Template:Testo centrato
Nella divisione l’elemento neutro è solo se si trova a destra: Template:Testo centrato
Dividendo per un numero intero relativo si ottiene un numero intero solo se il divisore è o .
Proprietà distributiva della moltiplicazione rispetto all’addizione
Moltiplicare il risultato dell’addizione di più numeri per un altro numero dà lo stesso risultato che moltiplicare ogni addendo per il fattore e addizionare i prodotti ottenuti. Questa proprietà, detta distributiva, vale sia se la somma è a destra sia se è a sinistra. Template:Testo centrato