Algebra 2/Complementi di algebra/Sistemi non lineari

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Sistemi di secondo grado

Ricordiamo che un sistema di equazioni non è altro che l’insieme di più equazioni con le stesse incognite. L’insieme delle soluzioni è dato dall’intersezione degli insiemi delle soluzioni delle singole equazioni.

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I sistemi di secondo grado sono dunque composti da un’equazione di secondo grado e da una di primo grado.

Sistemi di secondo grado numerici

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Conclusione Un sistema di secondo grado, con equazione risolvente di secondo grado, rappresenta sempre l’intersezione tra una retta e una curva di secondo grado (circonferenza, parabola, ellisse o iperbole). Le soluzioni del sistema rappresentano i punti di incontro tra retta e curva. In base al segno del discriminante dell’equazione risolvente abbiamo:

  • Δ>0 le soluzioni del sistema sono le coordinate di due punti distinti;
  • Δ=0 le soluzioni del sistema sono le coordinate di due punti coincidenti;
  • Δ<0 il sistema non ha soluzioni reali. Retta e curva non hanno punti in comune.
Sistemi non lineari
Sistemi non lineari

Se l’equazione risolvente risulta essere una equazione di primo grado o una uguaglianza vera o falsa, allora:

  • se si ottiene una uguaglianza vera, il sistema è indeterminato;
  • se si ottiene una uguaglianza falsa il sistema è impossibile;
  • se l’equazione risolvente è di primo grado determinata, da essa si ricava il valore dell’incognita e si sostituisce tale valore nell’altra equazione. Il sistema ha una sola soluzione (in questo caso non si parla di due soluzioni coincidenti, come nel caso precedente di Δ=0).

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Sistemi di secondo grado letterali

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Sistemi frazionari

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Poiché una delle equazioni è frazionaria, l’incognita compare al denominatore e per questo motivo occorre procedere alla definizione del dominio in cui si ricercano le soluzioni del sistema.

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Sistemi in più incognite

Quanto detto si può estendere ai sistemi di secondo grado di tre o più equazioni con altrettante incognite. Per risolvere uno di tali sistemi si cercherà, operando successive sostituzioni a partire dalle equazioni di primo grado, di ottenere un’equazione di secondo grado in una sola incognita (equazione risolvente del sistema). A partire dalle eventuali soluzioni di tale equazione, si determineranno poi le soluzioni del sistema stesso.

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Sistemi simmetrici

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Per esempio, se nel sistema Template:Testo centrato scambiamo la x con la y, otteniamo Template:Testo centrato che è identico al precedente.

Risolviamo il sistema, le soluzioni sono Template:Testo centrato e come si può notare x e y vengono scambiate anche nella soluzione.

In generale, se il sistema è simmetrico, trovata una coppia soluzione (a;b) l’altra è (b;a).

Sistema simmetrico fondamentale

Il sistema simmetrico fondamentale è del tipo {x+y=sxy=p e risolve il problema di trovare due numeri, nota la loro somma e il loro prodotto.

Ricordiamo che nell’equazione di secondo grado x2+bx+c=0, la somma delle radici è b, mentre il prodotto è c. Pertanto, basta risolvere l’equazione t2st+p=0, detta equazione risolvente.

In base al segno del discriminante Δ=s24p abbiamo:

  • Δ>0: l’equazione risolvente ha due soluzioni distinte t1 e t2, le soluzioni del sistema sono:

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  • Δ=0: l’equazione risolvente ha radici coincidenti t1=t2, le soluzioni del sistema sono:

Template:Testo centrato

  • Δ<0: l’equazione non ammette soluzioni reali. Il sistema è impossibile.

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Sistemi simmetrici riconducibili al sistema simmetrico fondamentale

In questa categoria rientrano i sistemi simmetrici che, mediante artifici, possono essere trasformati in sistemi simmetrici del tipo visto nella sezione precedente.

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Sistemi non simmetrici riconducibili a sistemi simmetrici

Rientrano in questa classe i sistemi che, pur non essendo simmetrici, possono essere trasformati, mediante opportune sostituzioni, in sistemi simmetrici. Naturalmente questi sistemi si possono risolvere anche con la procedura solita di sostituzione per i sistemi di secondo grado.

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Sistemi simmetrici di grado superiore al secondo

Introduciamo le seguenti trasformazioni dette formule di Waring,[1] dal nome del matematico che le ha formulate per primo. Con tali formule, si possono trasformare le potenze di un binomio in relazioni tra somme e prodotti delle due variabili che lo compongono. Indicate come s somma delle variabili e p il loro prodotto, le seguenti sono le prime formule fino alla quinta potenza.

  • a2+b2=(a+b)22ab=s22p;
  • a3+b3=(a+b)33a2b3ab2=(a+b)33ab(a+b)=s33ps;
  • a4+b4=s44ps2+2p2;
  • a5+b5=s55ps3+5p2s.

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Sistemi omogenei di quarto grado

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I sistemi omogenei di quarto grado sono quindi nella forma: Template:Testo centrato

Primo casod1=0d2=0.

Il sistema si presenta nella forma {a1x2+b1xy+c1y2=0a2x2+b2xy+c2y2=0. Un sistema di questo tipo ha sempre almeno la soluzione nulla (0;0).

Per trovare le altre soluzioni del sistema poniamo y=tx e sostituendo abbiamo: Template:Testo centrato

Supponendo x0, cioè x0, possiamo dividere le due equazioni per x2, otteniamo così due equazioni nell’incognita t che possiamo risolvere. Se le due equazioni ammettono qualche soluzione comune allora il sistema ammette infinite soluzioni. Le soluzioni sono del tipo x=k e y=kt, dove t è la soluzione comune di cui si è detto prima.

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Secondo casod1=0d20.

Il sistema si presenta nella forma {a1x2+b1xy+c1y2=0a2x2+b2xy+c2y2=d2.

Ponendo y=tx si ha {a1x2+b1tx2+c1t2x2=0a2x2+b2tx2+c2t2x2=d2.

Dividendo per x2 la prima equazione (C.E.x0) si ha {a1+b1t+c1t2=0x2(a2+b2t+c2t2)=d2.

Si risolve la prima equazione nell’incognita t; si sostituiscono i valori trovati nella seconda equazione e si ricavano i valori di x e di seguito i valori di y con y=tx.

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Terzo casod10d20.

Il sistema si presenta nella forma {a1x2+b1xy+c1y2=da2x2+b2xy+c2y2=d2.

Ponendo y=tx si ha {x2(a1+b1t+c1t2)=d1x2(a2+b2t+c2t2)=d2.

Dividendo membro a membro le due equazioni, sotto la condizione x0a2+b2t+c2t20, otteniamo Template:Testo centrato che è una equazione di secondo grado nell’incognita t.

Se l’equazione ha come soluzioni t1 e t2 dobbiamo poi risolvere i sistemi Template:Testo centrato

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Metodo di addizione

In alcuni casi è utile applicare questo metodo per eliminare velocemente i termini di secondo grado.

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Sostituzione delle variabili

In alcuni casi, sostituendo in modo opportuno le variabili, il sistema può essere risolto più facilmente.

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Problemi che si risolvono con sistemi di grado superiore al primo

Riprendiamo un problema già discusso. Considerare più variabili ci permette di facilitare il processo di traduzione in linguaggio matematico.

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Esercizi del capitolo

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  1. Edward Waring, matematico inglese (1736 – 1798).