Analisi complessa/Operatori lineari in H

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Operatore lineare

Definizione 2.7.1
Definiamo (H) l'insieme degli operatori lineari di uno spazio di Hilbert H in se stesso
(H)={L:HH;x,yH,α,βCL(αx+βy)=αLx+βLy}.

Un operatore lineare si dice

  • continuo
    se x0H,ε>0:δ>0:xx0<δLxLx0<ε;
  • limitato se
    k>0:xHLx<kx .

Per un operatore L(H)le seguenti affermazioni sono equivalenti:

  • L è continuo in 0;
  • L è continuo in tutto H;
  • L è limitato xn:xnx¯LxnLx¯

Norme di operatori

Definizione
Sia (H) l'insieme degli operatori lineari limitati su H; definiamo
L(H)=supx0Lxx=supx0Lxx=supx=1Lx

(H) è uno spazio vettoriale su , ponendo

  • (L1+L2)x=L1x+L2x
  • (λL)x=λLx.
Teorema
(H) è una norma, e (H) è completo rispetto alla distanza indotta dalla norma.
Teorema
Siano:
  • H uno spazio di Hilbert,
  • {xn} una successione in H con xnK<,
  • {yn} un'altra successione in H con ynK<
  • {αn} una successione in con n|αn|K<
Allora l'applicazione
xn=1αnxnyn
è lineare e continua.
Definizione2.7.6.
Consideriamo una successione di operatori
{Ln}(H)
Diciamo che LnL
  • In norma se
    ε>0N:n>NLnL(H)<ε,
cioè se
supx=1LnxLx<ϵ .
  • Fortemente se
    xHLnxLx,
cioè se
ε>0,xHNx:n>NnLnxLx<ε
  • Debolmente se
    x,yH<Lnx,y><Lx,y>.
Teorema
La convergenza in norma implica la convergenza forte, che implica a sua volta la convergenza debole, ma non vale il viceversa.
Definizione 2.7.8.
Definiamo kernel (nocciolo) di un operatore L(H) l'insieme degli xH tali che Lx=0. Questa definizione corrisponde a quella data per i funzionali lineari.
Definiamo rango di un operatore l'insieme degli yH tali che Lx=y per qualche xH:
kerL={xH:Lx=0}
r(L)={yH:xH:Lx=y}

Operatori aggiunti

Definizione 2.7.9.
Sia L(H); definiamo l' operatore aggiunto L come l'operatore che x,yH soddisfa
<Lx,y>=<x,Ly>.
TEOREMA 2.7.10.
Se L(H) anche L(H); inoltre
L=L
e
(L)=L.

Nel caso finito-dimensionale, per N, si può mostrare che tutti gli operatori lineari si possono rappresentare con matrici, A=(aij), con aij, in modo tale che

L𝐱=A𝐱=ijaijxje^i,

dove e^i sono i vettori della base rispetto alla quale sono date le componenti xi dei vettori dello spazio.

Inoltre, con il prodotto scalare definito come

(𝐱,𝐲)=ixiyi

è facile mostrare che L è rappresentato dalla matrice aggiunta

A=(aji)

Operatori compatti

Introduciamo per prima cosa alcune nozioni topologiche su spazi metrici (valide quindi in particolare su spazi di Hilbert).

Definizione 2.7.11.
Sia AX, dove X è uno spazio metrico.
A si dice compatto se per ogni successione
{xn}A
esiste una sottosuccessione che converge ad un punto xA.
Un insieme si dice chiuso se contiene tutti i suoi punti di accumulazione; la chiusura A¯ di un insieme A è l'unione dell'insieme e dell'insieme dei suoi punti di accumulazione; chiaramente A¯=A se A è chiuso.
Un insieme si dice precompatto se la sua chiusura è compatta.
TEOREMA 2.7.12
Sia AJ dove J è uno spazio normato; allora se

A è compatto, è anche chiuso e limitato (K>0:xJ<KxA).

Se J=N,N (finito-dimensionale) AJ è compatto se e solo se è chiuso e limitato.

Teorema di Bolzano-Weierstrass
In N ogni successione limitata ammette una sottosuccessione convergente, e ogni insieme limitato ed infinito ha almeno un punto di accumulazione.

Questi teoremi non si possono però estendere al caso infinito-dimensionale, infatti sussiste il seguente teorema:

Sia H spazio di Hilbert, con dimH=,allora l'insieme S={x:x=1} è chiuso e limitato ma non compatto.

Siamo ora pronti a definire la nozione di operatori compatti.

Definizione 2.7.16
Un operatore L(H) si dice compatto se per CH limitato, L(C) è precompatto; in altre parole, se
xnH,xn<K{xnk}:{Lxnk} converge.
TEOREMA 2.7.17.
Se dimr(L)<, L è compatto.
Se H è separabile, ogni operatore compatto è limite in norma di una successione di operatori An con dimr(An)<.

Spettro di operatori

Definizione 2.7.18.
Definiamo il prodotto di due operatori
L1,L2(H)
come
(L1L2)x=L1(L2x)xH.

È facile notare che

L1L2L1L2.

Questo fatto, unito alla completezza di (H) ed alla presenza di un funzionale lineare continuo E:xx tale che

LE=EL=L:L(H)

e

E=1

fa di (H) un'algebra di Banach.

Definiamo l' operatore inversodi un operatore L:HH l'operatore L1 tale che

yHL1y=xLx=y

L'operatore inverso esiste se e solo se L è biunivoco: se L non fosse suriettivo, L1 non sarebbe definito per qualche yH, e se non fosse iniettivo, Lx1=Lx2=y e quindi L1y non sarebbe univocamente definito;

L1L=LL1=E

L'inversa di un'applicazione lineare è lineare.

Teorema della mappa aperta

Siano G e W due spazi di Banach su , e L:GW lineare. Se

L(G)=W (se L è suriettiva)

allora sia

SGG={xG:x1}

la sfera unitaria in G, allora

δSWL(SG)

dove δSW è la sfera di raggio δ>0 in W.

Corollario.
Se L(H) ed è biunivoca, allora
Lxδx;
pertanto
x=LL1xδL1x
quindi
L1x1δx
e dunque
L1(H).
Definizione di spettro.
Definiamo lo spettro σ(L) di un operatore L(H) come l'insieme dei λ tali che
LλE
non ammette inverso continuo.

Se esiste un vettore v0 tale che per un λ¯σ(L) vale che Lvλ¯v=0 (in altri termini se ker(Lλ¯E)0) si dice che λ¯ è un autovalore di L. L'insieme degli autovalori si dice spettro discreto σD(L);chiaramente σDσ .

TEOREMA 2.7.23
Per ogni operatore L(H),σ(L) è chiuso e limitato.
TEOREMA 2.7.24
Sia T(H) operatore compatto. Allora è vero che:
  • λ0dimker(TλI)<
  • Se dimH= allora 0σ(T)
  • S(H)
  • sia ST che TS sono compatti.
TEOREMA 2.7.25.
Sia T(H) operatore compatto. Per ogni n>0 esiste solo un numero finito di elementi di σ(T) che siano maggiori di 0; in altri termini gli elementi dello spettro sono al più numerabili, e se sono infiniti, l'unico punto di accumulazione è lo 0.Inoltre σ(T)=σD(T).
Operatori autoaggiunti.
Un operatore si dice autoaggiunto se L=L.Se L(H)è autoaggiunto, allora i suoi autovalori sono reali, e gli autovettori corrispondenti ad autovalori distinti sono ortogonali.
Teorema
Se T(H) è compatto ed autoaggiunto, e H è separabile, allora gli autovettori di T costituiscono una base Hilbertiana per H.

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