Elettronica applicata/Modelli a linea di trasmissione

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Modelli di interconnessione

Modello a parametri concentrati

Modello RC

L'interconnessione è modellata con una cella RC passa-basso del primo ordine → l'interconnessione ha una risposta esponenziale al gradino.

Modello RLC + conduttanza

Questo modello tiene in conto anche gli effetti induttivi e gli effetti di una resistenza in parallelo:

  • le resistenze serie e le resistenze parallelo introducono perdite di energia;
  • le induttanze serie e le capacità parallelo introducono ritardi di trasmissione.
Modello senza perdite

Nel corso non si terrà conto dell'effetto resistivo → rimangono solo induttori e condensatori.

È considerabile senza perdita una linea che è un buon conduttore e un buon isolante:

  • piste su stampato;
  • cavi coassiali, cavi piatti, doppino.

I collegamenti nei circuiti integrati sono invece linee con perdite.

Modello a parametri distribuiti

Il modello a parametri distribuiti migliora se i componenti resistivi, capacitivi e induttivi sono distribuiti lungo tutto il conduttore:

Modello a linea di trasmissione

Aumentando il numero di celle il modello a parametri distribuiti tende al modello a linea di trasmissione.

Una linea di trasmissione di impedenza unitaria (= per unità di lunghezza) Lu, capacità unitaria Cu e lunghezza L è definita dai seguenti parametri:

  • impedenza caratteristica Z:
    Z=LuCu=VI
  • velocità di propagazione U:
    U=1LuCu
  • tempo di propagazione o tempo di volo tP:
    tP=LU

I parametri di una linea di trasmissione dipendono dalle caratteristiche fisiche (dimensioni, materiali):

  • piste più strette: aumenta L, diminuisce C, aumenta Z, diminuisce U;
  • piste più larghe: diminuisce L, aumenta C, diminuisce Z, diminuisce U.

Occorre usare il modello a linea di trasmissione per collegamenti lunghi e segnali con transizioni veloci.

Riflessioni

La tensione VB è la partizione di VA su RO e Z:

VB=ZRO+ZVA

I segnali che si propagano lungo la linea si distinguono in:

  • onda incidente (progressiva): dal driver al ricevitore;
  • onda riflessa (regressiva): dal ricevitore al driver.

Dopo un tempo di propagazione tP l'onda incidente V1 giunge alla terminazione e può generare un'onda riflessa V2:

V2=ΓTV1

dove ΓT è il coefficiente di riflessione:

ΓT=RTZRT+Z
  • RT=Z (adattamento di impedenza): tutta l'onda incidente viene dissipata sulla resistenza e non viene generata l'onda riflessa (ΓT=0V2=0);
  • RTZ: si genera un'onda riflessa a causa della discontinuità di impedenza alla terminazione, che si somma al segnale al momento presente sulla linea:
    • RT+ (linea aperta): l'onda riflessa è pari a quella incidente → la tensione totale sulla linea raddoppia (ΓT=1V2=V1);
    • RT=0 (linea in corto): l'onda incidente viene invertita → la tensione totale sulla linea si annulla (ΓT=1V2=V1).

L'onda regressiva a sua volta può generare un'onda progressiva di riflessione, e così via → il segnale si ottiene sommando via via i contributi di onda incidente e onda riflessa: