Equazioni differenziali alle derivate parziali/La trasformata di Fourier

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Template:Equazioni differenziali alle derivate parziali

Per la risoluzione delle equazioni presentate all'inizio del corso è necessario introdurre un nuovo strumento di calcolo: la trasformata di Fourier. Innanzitutto si nota che presa la funzione eik_x_, la sua derivata rispetto alla componente xj ha un comportamento piuttosto particolare, infatti:

eik_x_xj=ikjeik_x_

Ovvero, la derivata parziale si comporta in maniera molto semplice e si osserva che rispetto a essa la funzione eik_x_ è in realtà una autofunzione, con autovalore associato pari a ikj. Consideriamo ora un elemento αn,={0,1,2,}, che corrisponde a una stringa di n numeri che chiameremo multiindice. La quantità

α=i=1nαi

si dice modulo del multiindice α. Inoltre si ha che:

α!=α1!α2!αn!

La notazione dei multiindici è estremamente importante in analisi matematica, ed è utilizzata per indicare particolari elementi, le derivate parziali e gli operatori differenziali:[1]

ξα=ξ1α1ξ2α2ξnαn,ξn

α=αx1α1x2α2xnαn

𝒫()=αmcαα

Un esempio di operatore differenziale agente su eik_x_:

𝒫()eik_x_=αncααeik_x_=

=cα(ik)αeik_x_=𝒫(ik)eik_x_

Prendiamo ad esempio il laplaciano: esso è un operatore differenziale di quelli appena definiti. Dunque, posto 𝒫()=Δ, si ha:

Δ(eik_x_)=[(ik1)2+(ik2)2++(ikn)2]eik_x_=

=[k12+k22++kn2]eik_x_=k_2eik_x_

Quindi eik_x_ (onde piane) sono particolari autofunzioni dell'operatore laplaciano; le sfruttiamo per definire Ψ(x), combinazione lineare di onde piane:

Ψ(x)=neik_x_A(k)dk,A(k) funzione peso

L'integrale sopra definito altro non è che la trasformata di Fourier di A(k). Applichiamo l'operatore 𝒫() alla Ψ(x):

𝒫()Ψ(x)=n𝒫()eik_x_A(k)dk=

=n𝒫(ik)eik_x_A(k)dk

Dunque l'effetto di 𝒫() è unicamente quello di modificare il peso di Ψ(x) da A(k) a 𝒫(ik)A(k). Nel caso in cui 𝒫()=Δ si ha che:

ΔΨ(x)=nk2A(k)eik_x_dk

Note

  1. Nell'esempio qui proposto 𝒫 rappresenta un polinomio differenziale, m il massimo ordine di derivazione e cα degli opportuni coefficienti complessi, non necessariamente costanti.

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