Equazioni differenziali alle derivate parziali/Operatore di Hilbert-Schmidt

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Template:Equazioni differenziali alle derivate parziali

Nei moduli precedenti abbiamo visto che il problema della risoluzione di u=f può essere pensato come un problema di inversione dell'operatore e, usando questa interpretazione, ottenere la funzione di Green per l'operatore di Sturm-Liouville:

𝒢u(x)=0L𝒢(xy)u(y)dy

Questa strategia risolutiva in realtà è un caso particolare, ottenuto partendo da una forma molto più generale:

Tu(x)=ΩK(xy)u(y)dy

Con Ω compatto in n e K:Ω×Ωn. L'operatore appena scritto prende il nome di operatore di Hilbert-Schmidt. Il seguente teorema dà una caratterizzazione più dettagliata di questo operatore.

Teorema

Sia K(xy) continua in [0,L]×[[0,L] e sia =L2([0,L]). Allora:

  • T: è compatta;
  • se uTu è continua e TuC0([0,L]);
  • se K(xy)=K(yx), ovvero se il nucleo integrale dell'operatore di Hilbert-Schmidt è simmetrico, allora T è simmetrica in .

Dimostrazione

Sia u. Dalla disuguaglianza di Holder segue che:

0L1u(y)dy(0L12dy)12(0Lu(y)2)12=L12u

È dunque possibile controllare una norma in L1, cioè quella di u(y), con una norma su un limitato di L2, cioè quella di u. Sia ora v=Tu=0LK(xy)f(y)dy, con K uniformemente continua su [0,L]×[0,L]. Dunque si ha che:

ϵ>0δ:Sex,z[0,L],xz<δ,α=maxy[0,L]K(xy)K(yz)<ϵ

Dunque si ha che:

v(x)v(z)α0Lu(y)dyϵL12u,x,z[0,L],xz<δ

Si è dunque provato che Tu è continua; in realtà si osserva che essa è uniformemente continua, dunque si ha:

maxx[0,L]v(x)maxx,y[0,L]K(xy)0Lu(y)dycostu2

È dunque possibile concludere che:

Tu=[0Lv(x)2dx]12costu

Ovvero che T è limitato.

Si consideri ora una famiglia di funzioni limitate su . Sia uN,u, con N indipendente da u. Dalle disuguaglianze scritte sopra discende che v è una famiglia equilimitata nello spazio delle funzioni continue e che è equicontinua. Dal teorema di Ascoli-Artzelà è possibile concludere che Tu converge in C0([0,L]), e quindi anche in 2([0,L]). Dunque u è limitata in C0; il che implica che v è una famiglia equilimitata ed equicontinua in C0 e dovrà ammettere una sottosuccessione uniformemente convergente in C0 stesso e perciò anche in 2. Pertanto si ha:

vnv,dunque:

vnvL2([0,L])=(0L(vnv)2dx)12cmaxx[0,L]vn(x)v(x)n00

Dunque se ={fn} è una successione limitata in L2([0,L]) la corrispondente T()={Tfn} ammette sottosuccessione convergente in L2([0,L])

Per concludere si vuole dimostrare che se K(xy)=K(yx) allora T è simmetrico. Si ha che:

TuvL2=0Lv(0LK(xy)u(y)dy)dx=

=0L(0LK(xy)v(x)dx)u(y)dy=0L0LK(yx)v(x)dxu(y)dy=uTvL2

Da cui segue non solo che T è simmetrico e compatto, ma anche che (in virtù del teorema spettrale) esso ammette una successione di autovalori reali convergente a zero e la corrispondente successione di autovettori forma un sistema ortonormale completo su L2([0,L]).

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