Esercizi di fisica con soluzioni/La corrente elettrica

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Template:Esercizi di fisica con soluzioni

Esercizi

1. Filo a tronco di cono

Un filo conduttore di rame di lunghezza l , (ad esempio a causa della corrosione) è ben descritto da un tronco di cono che inizia con una sezione di raggio a  e finisce con un raggio b  in maniera lineare. Se il filo è percorso da una corrente I . Determinare:

  1. Il campo elettrico massimo e minimo nel filo.
  2. la resistenza del filo.
  3. La massima corrente che può scorrere se la potenza massima dissipabile per unità di volume vale

Pmax .

(dati del problema ρCu=1.7108 Ωm, a=2 mm, b=4 mm, I=10 A, l=100 m, Pmax=1 W/cm3)

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2. Un filo di materiale conduttore

Un filo di materiale conduttore di raggio r , resistività ρ  ha una lunghezza l . Determinare a) la resistenza del filo, b) la potenza massima dissipabile per unità di volume sapendo che la massima corrente che può passare vale Imax  e c) se la velocità di drift dei portatori di carica per tale valore della corrente vale vd  quale è la densità dei portatori?

(dati del problema r=0.5 mm, ρ=1.7108 Ωm , l=100 m, Imax=5 A, vd=0.6 mm/s).


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3. Un faro abbagliante

Calcolare la resistenza a caldo R2 (T2=2700 o C)  e a freddo R1(T1=20 o C)  di un faro abbagliante di una automobile da P=40 W alimentato con V=12 V. Il tungsteno di cui è fatto il filamento ha un coefficiente di temperatura α=0.0045 oC1 .


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4. Un condensatore carico

Le armature di un condensatore di capacità C  sono portate ad una differenza di potenziale Vo . A questo punto attraverso una resistenza R  una armatura viene connessa alla armatura di un condensatore scarico di capacità 4C . Le altre due armature erano in contatto sin dall'inizio. Determinare:

a) L'energia elettrostatica dissipata nella resistenza in tale processo.

b) La costante di tempo del processo di scarica/carica (a seconda di quale condensatore si considera).

(dati del problema V0=200 V, R=1 MΩ, C=1 μF)


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5. Tre resistenze

Ciascuna delle tre resistenze della figura (R1=R2=R3 ) può dissipare al massimo Pmax ; quale è la corrente massima e di conseguenza la potenza totale dissipata dalle tre resistenze?

(Dati del problema Pmax=100 W , R1=1 Ω  )


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6. Carica di un condensatore

All'istante t=0  viene chiuso l'interruttore del circuito mostrato in figura. Calcolare la differenza di potenziale presente ai capi del condensatore dopo 20 ms  dalla chiusura dell'interruttore

(Dati del problema f=1000 V , R1=5 kΩ , C=10 μF , R2=15 kΩ )


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7. Due generatori di f.e.m.

Determinare nel circuito mostrato in figura la corrente che scorre nella resistenza R  e la potenza fornita dai due generatori.

(Dati del problema R=10 Ω, f2=11.5 V, r2=5 Ω, f1=12 V,r1=3 Ω)


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8. Tre generatori su una resistenza R

Determinare nel circuito mostrato in figura la corrente che scorre nella resistenza R  e la corrente che scorre nel generatore più a destra.

(Dati del problema R=5 Ω, f1=7 V, r1=1 Ω, f2=10 V, r2=2 Ω, f3=9 V, r3=3 Ω,)


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9. RC con r interna

Ai capi di una resistenza R  ed un condensatore C  in serie viene posto un generatore di f.e.m. di valore f1 . All'istante iniziale la potenza dissipata nella resistenza vale P0 . Trascorso un tempo t1  la potenza dissipata nella resistenza diventa P1 . Determinare la resistenza interna del generatore ed il valore di C .

(Dati del problema R=1 Ω , f1=12 V , P0=5 W , P1=0.2P0 , t1=1 ms )


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10. Telefonino semiscarico

Ad una batteria ricaricabile semiscarica (rappresentabile come un generatore di f.e.m. f2  con resistenza interna r2 ), a cui estremi è connesso il circuito di un telefonino acceso ( rappresentabile come una resistenza R ), viene collegato, in parallelo, un alimentatore opportuno tale che garantisca sia una corrente di ricarica di I2  della batteria che una tensione ai capi del carico (R ) pari a VR . Inoltre, se viene staccato il carico (telefonino spento), l'alimentatore fornisce una corrente di ricarica di I4 . Calcolare le caratteristiche dell'alimentatore: f.e.m. (f1 ) e resistenza interna r1  .

(Dati del problema R=90 Ω, f2=2.8 V, I2=44 mA, I4=50 mA , VR=4.5 V)


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11. Carica condensatore con 2 R

All'istante t=0  viene chiuso l'interruttore del circuito mostrato in figura. Calcolare la variazione massima della potenza fornita dal generatore. Determinare inoltre il tempo necessario a dimezzare (dall'istante iniziale) la corrente che scorre nel ramo del condensatore.

(Dati del problema f=14 V,R1=18 Ω, C=1 mF, R2=90 Ω)


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12. Scarica condensatore con 2 R

Il circuito mostrato in figura è a regime con l'interruttore aperto. All'istante t=0  viene chiuso l'interruttore ed il sistema raggiunge una nuova situazione di regime. Determinare la carica ai capi del condensatore nelle due condizioni di regime. Determinare quando la corrente fornita dal generatore eguaglia quella fornita dal condensatore.

(Dati del problema f=9 V, R1=900 Ω, R2=1 Ω, C=1 mF, come aiuto al calcolo sono indicati i versi delle correnti dopo la chiusura dell'interruttore)


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13. Due generatori reali su una R variabile

Nel circuito mostrato in figura la resistenza R  è variabile. Al suo variare la corrente fornita dal generatore f2  passa da concorde, al verso del generatore stesso, a discorde. Determinare il valore di R  per cui avviene tale cambiamento di comportamento ed in particolare per R=Rf  determinare la potenza fornita dal generatore f2 .

(dati del problema R1=3 Ω , R2=4 Ω , Rf=9Ω , f1=8 V , f2=7 V . )


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14. Due condensatori con una resistenza

Nel circuito indicato in figura il condensatore di sinistra ha una capacità C  ed è portato ad una d.d.p di Vo  (mediante un generatore non mostrato in figura in quanto inessenziale). Infine viene collegato attraverso la resistenza R  alla armatura di un altro condensatore inizialmente scarico. Dimostrare che l'energia elettrostatica persa coincide con quella dissipata nella resistenza.


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15. Resistenze serie parallelo

Un differenza di potenziale ΔV  applicata ad una resistenza R1  produce una potenza dissipata in calore P1=25 W pari al doppio di P2  cioè quella generata se applicata ad una seconda resistenza R2 . Calcolare la potenza dissipata se la stessa ΔV  viene applicata, invece che alle singole resistenze, ai capi del sistema delle resistenze R1  e R2  messe a) in serie o b) in parallelo.


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16. Generatori serie parallelo

Un generatore di f.e.m. f1  e resistenza interna r1  é posto in serie ad un altro generatore con f2 , r2  non noti, ed entrambi alimentano la corrente in una resistenza R  (costituiscono una maglia). Se i morsetti sono collegati in una polarità la corrente che scorre è IA , collegando i morsetti di f1  in direzione opposta la corrente che scorre cambia verso e diviene IB .

Determinare A) la differenza di potenziale ai capi di f1  nel caso A, b) il valore di f2  e r2 , c) la differenza di potenziale ai capi di f2  nel caso A  e B .

Dati del problema f1=2.8 V, r1=1.4 Ω, R=1.5 Ω, IA=1.5 A, IB=0.26 A (preso a riferimento positivo il verso della corrente nella condizione A ).


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17. Scarica di un condensatore con due generatori

Dopo che l'interruttore T  è rimasto aperto per lungo tempo a t=0  viene chiuso. Determinare 1) la carica iniziale del condensatore; 2) la carica finale del condensatore dopo il transiente iniziale; 3) l'istante nel quale la corrente che scorre nel ramo del condensatore vale Io .

(dati del problema R=2r , r=1 Ω , f=20 V , C=1 μF , Io=1 A )


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18. Una nuvola di pioggia

Una nuvola di pioggia è approssimabile come una sfera di diametro d  con una tipica differenza di potenziale di Vo  tra un punto generico nella nuvola e il punto in cui si scarica un fulmine. Per effetto del fulmine la densità degli ioni presenti diminuisce di Δn . Immaginando che la corrente del fulmine sia stazionaria (costante nel tempo) durante la sua durata to , determinare a) la carica trasferita, b) la corrente c) l'energia e la potenza dissipata durante il fulmine.

(dati del problema Vo=5×107 V , d=6 km , to=0.2 s , Δn=1.10108 1/m3 


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19. Due generatori di f.e.m. con condensatore

Nel circuito mostrato in figura l'interruttore è inizialmente aperto per un tempo molto lungo. Poi viene chiuso e trascorso di nuovo molto tempo la corrente che scorre nelle resistenze diviene If=0.5 A  in senso orario. Determinare a) il valore del generatore f1 , b) la carica iniziale e finale del condensatore; c) la costante di tempo del processo di carica (dopo la chiusura dell'interruttore) d) il tempo t  per cui la corrente di carica del condensatore eguaglia la corrente If .

(Dati del problema f2=9 V , R1=6 Ω , R2=8 Ω , C=800 nF  e If=0.5 A )

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20. Un condensatore parzialmente carico

Il circuito in figura è inizialmente aperto per un lungo tempo. Al tempo t=0  viene chiuso l'interruttore. Determinare a) la carica iniziale e quella finale del condensatore (cioè a regime); b) l'espressione della carica sulle armature del condensatore al generico istante t  e in particolare per t=t1 ; c) la corrente in R1  al tempo 2t1 .

(Dati del problema f1=15 V , f2=3 V , R1=1 Ω , R2=2 Ω , R3=3 Ω , C=1 μF , t1=1 μs )

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21. Condensatori su due rami

Nel circuito mostrato in figura determinare: a) la carica sui condensatori con l'interruttore aperto a regime; b) la carica sui condensatori con l'interruttore chiuso a regime; c) se dopo essere stato chiuso a lungo l'interruttore viene aperto, quali sono le cariche dei due condensatori quando è passato un tempo tx  dall'apertura ? d) nel transitorio, da b) ad a), trovare il tempo, te , per cui le correnti nei rami dei due condensatori sono eguali ed calcolarne il loro valore.

(Dati del problema R1=100 Ω , R2=200 Ω , R3=300 Ω , C1=2μF , C2=4μF , f=12 V , tx=0.5 ms ).

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Soluzioni

1. Filo a tronco di cono

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1)

La densità di corrente è massima sulla sezione minore:

Jmax=Iπa2=8105 A/m2

minima in quella maggiore:

Jmin=Iπb2=2105 A/m2

Applicando la legge di Ohm in forma locale, di conseguenza il campo elettrico vale:

Emax=ρCuJmax=1.35102 V/m
Emin=ρCuJmin=3.5103 V/m

2)

Il raggio del filo varia con la distanza con la funzione:

r=a+(ba)xl 0<x<l

La resistenza vale:

R=0lρCudxπr2=ρCuπ0ldx[a+(ba)xl]2

Facendo il cambiamento di variabile:

y=a+(ba)xl

segue che:

R=ρCulπ(ba)abdyy2=ρCulπab=0.068Ω

3)

Imponendo che:

ρ|Jmax|2Pmax
|Jmax|=Pmaxρ

Quindi essendo la massima densità di corrente sulla sezione più piccola:

Imax=|Jmax|πa2=Pmaxρπa2=99 A}}


2. Un filo di materiale conduttore

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Ovviamente:

R=ρlπr2=2.16 Ω

Dopo avere convertito le grandezze nell' MKSA.

Jmax=Imaxπr2=6.4106 A/m2

Dalla legge di Joule in forma microscopica:

Pu=ρJmax2=0.7 W/cm3
|Jmax|=Puρ=7.7106 A/m2

Mentre da:

|Jmax|=nevd 

segue che:

n=6.61028m3

3. Un faro abbagliante

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Essendo un oggetto ohmico:

R2=V2P=3.6 Ω

Essendo la resistività una funzione lineare della temperatura:

ρ=ρ0(1+αT) 

Potrò anche scrivere, trascurando la dilatazione termica del filo:

R1=Ro(1+αT1) 
R2=Ro(1+αT2) 

Quindi facendo il rapporto tra queste due equazioni:

R1R2=1+αT11+αT2 
R1(20 oC)=R21+αT11+αT2=0.3 Ω

4. Un condensatore carico

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a)

Sulle armature del I condensatore vi è una carica iniziale:

Q0=CVo=200 μC

Con una energia iniziale pari a:

E0=12CVo2=20 mJ

Alla fine del processo tale carica si deve conservare, quindi le cariche finali valgono:

Q1f+Q2f=Q0 

Inoltre le differenze di potenziale ai capi dei due condensatori debbono equivalersi:

Q1fC=Q2f4C

Cioè:

Q1f=Qo5=40 μC
Q2f=45Qo=160 μC

Per cui:

Ef=12Q1f2C+12Q2f24C=1512Q02C

Quindi l'energia dissipata vale:

ΔE=E0Ef=16 mJ


b)

L'equazione della maglia:

Q1CRIQ24C=0

Con in ogni istante:

Q1+Q2=Q0 

Quindi:

Q1CRIQ0Q14C=0 
Q1+45RCdQ1dtQ05=0 

Quindi la costante di tempo vale:

τ=45RC=0.8 s

e separando le variabili:

dQ1Q1Q0/5=dtτ
lnQ1Q0/5Q0Q0/5=tτ 
Q1=Q05+4Q05et/τ 

'E facile vedere come per t=0  e t=  assume i valori dati nel punto a).

5. Tre resistenze

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Da come è fatto il circuito l'elemento critico è la resistenza R3 , in quanto in esso scorre tutta la corrente.

Nelle resistenze R1  ed R2  scorre la stessa corrente:

I1=I2=I2 

Quindi:

Ptot=i=13RIi2=32RI2 

Quindi la massima corrente dipende dalla massima potenza dissipabile:

I=PmaxR=10 A

quindi:

Ptot=32Pmax=150 W


6. Carica di un condensatore

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Utilizzando il teorema di Thevenin il condensatore vede ai suoi capi un dipolo attivo con:

fth=fR1+R2R2=750 V

ed un resistenza di Thevenin di:

Rth=R1R2R1+R2=3.75 KΩ 

Quindi la costante di tempo di carica vale:

τ=RthC=0.0375 s 

Quindi dopo t1  la tensione ai capi del condensatore vale:

V=QC=fth(1et1/τ)=310 V 

7. Due generatori di f.e.m.

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Se definiamo rispettivamente I1 , I2  ed I  le correnti nei tre rami, tutte in senso orario.

Dalle leggi di Kirchhoff applicate al nodo:

I1+I2=I 

Dalle leggi di Kirchhoff applicate alle due maglie:

f1=I1r1+IR 
f2=I2r2+IR 

Eliminando I1  e I2  nel sistema:

I(R/r1+R/r2+1)=f1r1+f2r2 
da cui:

I=1 A

quindi:

I1=f1IRr1=0.68 A

I2=f2IRr2=0.31 A

P1=f1I1=8.2 W

P2=f2I2=3.6 W


8. Tre generatori su una resistenza R

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Applicando il teorema di Thevenin ai generatori 1 e 2, diventano equivalenti ad unico generatore di resistenza interna e f.e.m.:

r=r1r2r1+r2=0.66 Ω

f=f2f2f1r1+r2r2=8 V

Quindi scrivendo l'equazioni di Kirkhhoff per le maglie (detta I  la corrente nella maglia del generatore equivalente e I3  la corrente nel ramo del generatore 3  e I  la corrente nel ramo di R ):

I+I3=I 

f=Ir+IR 

f3=I3r3+IR 

Da cui eliminando I :

f=(II3)r+IR 

I3=f3IRr3 

Quindi:

I=f+f3r/r3r+Rr/r3+R=1.47 A I3=f3IRr3=0.54 A

9. RC con r interna

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Nel transitorio iniziale la capacità si comporta come un corto circuito per cui la corrente circolante vale:

io=f1R+r 

Quindi essendo:

P0=io2R=f12(R+r)2R 

r=f1RP0R=4.4 Ω 

Mentre la corrente che scorre nel circuito vale nel generico istante di tempo t :

i(t)=ioet/τ 

con τ=(R+r)C , io=f1/(R+r)=2.2 A . Quindi se:

P1=io2e2t1/τR 

τ=2t1lnio2P1R=2.9 ms 

C=τr+R=0.53 mF 


10. Telefonino semiscarico

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Per la seconda maglia nel primo caso:

f2=I2r2+VR 

da cui:

r2=VRf2I2=39 Ω 

Inoltre il generatore nel primo caso: fornisce una corrente pari a:

I1=I2+VRR=94 mA

Posso scrivere l'equazione della prima maglia nel primo caso che:

f1I1r1=VR 

Inoltre nel secondo caso (una singola maglia):

f1f2=I4(r1+r2) 

Quindi facendo la differenza:

r1=f2+I4r2VRI1I4=5.3 Ω


f1=I1r1+VR=5 V

11. Carica condensatore con 2 R

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Nell'istante iniziale il condensatore si comporta come un corto circuito per cui la corrente che fornisce il generatore è massima:

Imax=fR1=0.78 A

Quindi:

Pmax=fImax=11 W

Mentre, passato un tempo sufficiente lungo, la corrente diventa:

Imin=fR1+R2=0.13 A

Pmin=fImin=1.8 W

Mentre per quant riguarda la seconda domanda, utilizzando il teorema di Thevenin, ai capi del condensatore:

fth=fR1+R2R2=11.7 V

Rth=R1R2R1+R2=15 Ω

Detta τ=RthC=15 ms

Imponendo che:

fth2Rth=fthRthet1/τ  t1=τln2=10.4 ms


12. Scarica condensatore con 2 R

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La carica iniziale vale:

Qo=Cf=9 mC 

Mentre una volta che il sistema con l'interruttore chiuso è andato a regime, la tensione ai capi di R2 vale ovviamente:

f=fR1+R2R2=10 mV

E quindi la carica finale ai capi di C  vale:

Qf=Cf=10 μC

Se definisco I1  la corrente in R1 , I3  quella in R2  ed I2  la corrente nel ramo del condensatore tale che la carica istantanea nel condensatore:

I2=dQdt 

L'equazione dei nodi e della maglie sono:

f=I1R1+I3R2 
I3=I1+I2 
QC=R2I3 

Eliminando dalla terza:

I3=Q/(R2C) 

e dalla prima: I1=fQ/CR1  si ha nella seconda:

QR2C=fQ/CR1dQdt 
QR2C=fR1QR1dQdt 
QCR1+R2R1R2fR1=dQdt 
QfCR2R1+R2=R1R2CR1+R2dQdt 

Essendo: Qf=(fCR2)/(R1+R2)  e definendo τ=R1R2CR1+R2 

dQdtτ=QQf 

Separando le variabili ed integrando:

QoQdQQQf=otdtτ 
Q(t)=Qf+(QoQf)et/τ 

Da cui:

I2=dQdt=QoQfτet/τ=fR2et/τ 
I1=fQ/CR1=fR1QCR1=fR1QfCR1QoQfCR1et/τ=fR1QfCR1fR1+R2et/τ=fR1+R2(1et/τ) 

Avendo scritto esplicitamente:

QoQf=Cf(1R2R1+R2)=CfR1R1+R2 

Imponendo che:

I2=I1 
et1/τR2=1R1+R2(1et1/τ) 
t1=τln(1+R1+R2R2)=6.8 ms 

13. Due generatori reali su una R variabile

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Detta I1  la corrente nel ramo di f1 , I2  la corrente concorde al generatore f2  ed I3  la corrente in R .

Le equazioni delle due maglie sono:

I1+I2=I3 
f1=I1R1+I3R 
f1I1R1=f2I2R2 

La inversione di corrente avviene quando: I2=0  cioè dall'ultima quando:

f1I1R1=f2 
I1=f1f2R1=0.33 A

di conseguenza dalla prima:

I3=0.33 A
R=f1I1R1I3=21 Ω

Nel caso generale invece eliminando dal sistema di tre equazioni prima I1 :

f1=I3R1I2R1+I3Rf 
f1I3R1+I2R1=f2I2R2 

da cui:

I3=f1I2R1R1+Rf 
I3=f1f2+I2(R1+R2)R1 

Eliminando I3 :

f1I2R1R1+R=f1f2+I2(R1+R2)R1 

da cui:

I2(R1+R2R1+R1R1+Rf)=f1R1+Rff1f2R1 
I2=(f1R1+Rff1f2R1)/(f1R1+Rff1f2R1)=0.16 A 
P2=f2I2=1.12 W 


14. Due condensatori con una resistenza

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La carica iniziale del primo condensatore vale:

Q10=CVo=Qo 

Mentre sul secondo:

Q20=0 

Nello stato finale la carica si conserva (la positiva sull'armatura superiore la negativa sulle inferiori) in maniera che:

Q1f+Q2f=Qo 

Ma anche la d.d.p. ai capi dei due condensatori deve essere eguale:

Q1fC=Q2fαC

Dall'insieme di queste due equazioni risulta che:

Q1f=CVo1+α 
Q2f=αCVo1+α 

Ora mentre l'energia elettrostatica iniziale vale:

E0=12CVo2 

quella finale vale:

Ef=12Q1f2C+12Q2f2αC=12CVo2α+1 

Quindi la energia elettrostatica è diminuita di:

E0Ef=αα+112CVo2 

Determiniamo ora l'energia dissipata per effetto Joule durante il transitorio, definita la corrente in senso orario, e Q1  la carica istantanea sulla armatura di sopra del I condensatore, Q2  quella sulla armatura superiore del II condensatore:

Q1C=IR+Q2αC 

Ma per la conservazione della carica:

Q2+Q1=Qo 
Q2=QoQ1 

Chiaramente la corrente (al limite per α=  deve coincidere con un corto circuito cioè il caso visto nella scarica)

I=dQ1dt 

Sostituendo:

Q1C+dQ1dtRQoQ1αC=0 
αQ1+dQ1dtαCRQo+Q1=0 

Separando le variabili:

dQ1(α+1)Q1Qo=dtαRC 

Integrando, tra il tempo 0 ed il tempo t, viene:

1α+1ln(α+1)Q1(t)QoαQo=tαRC 
Q1(t)=Qo1+α(1+αet(α+1)/αRC)

La sua derivata:

I=dQ1dt=QoRCet(α+1)/αRC 

L'energia dissipata per effetto Joule vale:

Ed=0RQo2R2C2e2t(α+1)/αRCdt=0Vo2Re2t(α+1)/αRCdt=αα+112CVo2 


15. Resistenze serie parallelo

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Dai dati del problema: P1=ΔV2/R1 

P2=ΔV2/R2 

P1=2P2 

Quindi:

R2=2R1 

Se vengono disposte in serie:

Pa=ΔV2/(R1+R2)=P1/3=8.34 W 

Mentre se sono disposte in parallelo:

Rp=R1R2R1+R2=23R1 

Quindi:

Pb=32ΔV2/R1=32P1=37.5 W 


16. Generatori serie parallelo

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a) Essendo |IA|>|IB|  il caso indipendentemente dal valore della f.e.m. dei due generatori implica che sono disposti con i morsetti ++ , quindi:

V1A=f1IAr1=0.7 V

b)

Nel primo caso l'equazione della maglia è:

f2+f1=IA(r1+r2+R) 

Nel secondo caso:

f2f1=IB(r1+r2+R) 

Facendo quindi il rapporto tra queste due equazioni:

f2+f1f2f1=IAIB=r 

Detto r=IAIB=5.8 

Da cui:

f2=f11+rr1=1.97 V

Con semplici passaggi dalla prima equazione:

r2=0.28 Ω

c) Nel primo caso:

V2A=f2IAr2=1.55 V

Nel secondo caso:

V2B=f2IBr2=2.04 V


17. Scarica di un condensatore con due generatori

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Prima della chiusura dell'interruttore la corrente che scorre nella maglia dove sono presenti entrambi i generatori vale:

ic=2f2r+R=2f4r=10 A 

La tensione ai capi del condensatore vale:

Vc=ficr=f2=10 V 

Quindi la carica iniziale vale:

Qo=CVc=Cf2=10 μC 

Mentre quella finale è:

Qf=0 

Da cui la variazione di carica sul condensatore vale:

ΔQ=Qo=10 μC 

La costante di tempo di scarica è pari a:

τ=rC/2=0.5 μs 

Quindi essendo:

Q(t)=Qoet/τ 
I(t)=Qoτet/τ=fret/τ 

Imponendo che:

I(tx)=fretx/τ=Io 

Si ha che:

tx=τlog(20)=1.5 μs 


18. Una nuvola di pioggia

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Riscrivendo nel SI:

Δn=1.10108 1/m3 

Quindi la variazione di densità di carica vale:

Δρ=eΔn=1.81011 C/m3 

Quindi la carica trasferita durante una scarica vale:

ΔQ=Δρ43π(d/2)3=2C 

La corrente vale:

I=ΔQto=10 A 

Quindi l'energia dissipata vale:

Ed=VoΔQ=1108 J 

La potenza invece vale:

P=IVo=5108 W 

19. Due generatori di f.e.m. con condensatore

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a) Se la corrente circola in senso orario, in condizioni stazionarie, significa che la f.e.m. del generatore di sinistra è maggiore di quello di destra.

If=f1f2R1+R2 
f1=f2+If(R1+R2)=16 V 

b) la carica iniziale vale:

Q0=Cf2=7.2 μC 

mentre quella finale vale:

Qf=C(f2+IfR2)=9.6 μC 

c)

Applicando il teorema di Thevenin ai capi del condensatore, dopo la chiusura dell'interruttore:

fth=f2+IfR2=13 V 
Rth=R1R2R1+R2 

quindi

τ=RthC=2.7 μs 

d)

L'equazione del transitorio sul condensatore è:

fth=RthdQdt+QC 

da cui:

dQQfthC=dtRthC 

con le definizioni già date:

dQQQf=dtτ 
QoQ(t)dQQQf=0tdtτ 
lnQQfQoQf=tτ 
Q(t)=Qf+(QoQf)et/τ 
I(t)=QoQfτet/τ=Icet/τ 

con Ic=0.87 A 

Icτet/τ=If 
t=τlnIfIc=1.5 μs 

20. Un condensatore parzialmente carico

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a)

La carica iniziale è:

Q0=Cf2=3 μC 

Mentre la maglia dei due generatori si comportano come un generatore equivalente:

fTh=f1f1f2R1+R2R1=11 V 

Quindi:

Qf=CfTh=11 μC 

La resistenza equivalente vale:

RTh=R3+R1R2R1+R2=3.67 Ω 

b)

L'equazione che determina la carica del condensatore è:

fTh=RThI3(t)+Q(t)C 

detta I3  la corrente istantanea nel ramo del condensatore, che è pari a:

I3(t)=dQ(t)dt 

Definendo τ=RThC :

dQQfThC=dtτ 
dQQQf=dtτ 
Q0Q(t)dQQQf=0tdtτ 
logQ(t)QfQ0Qf=tτ 
Q(t)=Qf+(Q0Qf)et/τ 

in particolare per t=t1 :

Q(t1)=4.9 μC 

c)

La tensione a capi del condensatore al tempo t2 :

VC(t2)=[Qf+(Q0Qf)et2/τ]/C=6.36 V 

La corrente I3(t2) :

I3(t2)=QfQ0τet2/τ=1.26 A 

Quindi per quanto riguarda la maglia esterna:

f1=I1(t2)R1+I3(t2)R3+VC(t2) 
I1=[f1I3(t2)R3VC(t2)]/R1=4.84 A 

21. Condensatori su due rami

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a)

Con l'interruttore aperto a regime entrambi i condensatori hanno una differenza di potenziale ai capi pari a f  per cui le loro cariche sono rispettivamente:

Q1a=C1f=24 μC 
Q2a=C2f=48 μC 

b)

Con l'interruttore chiuso a regime scorre nel circuito una corrente:

Ic=fR3+R2=43 mA 

quindi la carica del primo condensatore sarà pari a:

Q1c=C1IcR3=6.8 μC 

mentre l'altro:

Q2c=C2IcR2=34 μC 

c)

I due condensatori si caricano dalla carica iniziale a quella finale con due costanti di tempo diverse:

Q1(t)=Q1a+(Q1cQ1a)et/τ1 

con τ1=C1(R1+R2)=0.6 ms . Mentre la carica sull'altro condensatore è:

Q2(t)=Q2a+(Q2cQ2a)et/τ2 

con τ2=C2(R3)=0.8 ms . Quindi:

Q1(tx)=16 μC 
Q2(tx)=45 μC 

d)

La corrente sul ramo del primo condensatore è:

I1(t)=I10et/τ1 

con I10=(Q1aQ1c)/τ1=29 mA .

Mentre quella sul ramo del secondo condensatore è:

I2(t)=I20et/τ2 

con I20=(Q2aQ2c)/τ2=43 mA .

Sono eguali per:

I10ete/τ1=I20ete/τ2 
te=log(I20/I10)/(1/τ21/τ1)=0.28 ms 
Ie=I(10)ete/τ1=18 mA 

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