Esercizi di fisica con soluzioni/Urti

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Esercizi

1. Rimbalzo pallina

Una pallina di massa m  cade sul pavimento da un'altezza h0  e rimbalza dopo avere urtato anelasticamente il pavimento ad una altezza h1  e continua successivamente a rimbalzare a quota sempre più bassa.

Determinare: a) Il coefficiente di restituzione; b) l'impulso dato al pavimento al secondo rimbalzo.

(dati del problema m=50 g, h0=1.5 m, h1=1.3 m )

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2. Urto vario

Una sfera (un oggetto puntiforme) di massa m  con velocità vo  urta in maniera centrale contro una seconda sfera di massa 2m . Determinare la velocità finale della II pallina e il rapporto tra energia meccanica finale ed iniziale: a) nel caso di urto completamente anelastico; b) nel caso di urto elastico; c) Nel caso di urto anelastico con coefficiente di restituzione e .

(Dati del problema vo=3 m/s , e=0.5 )


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3. Proiettile contro asta

Una sbarra di lunghezza l  e massa m  è incernierata ad un estremo ad un perno fisso orizzontale e può muoversi liberamente in un piano verticale. Un proiettile di massa m/90  urta in maniera anelastica la sbarra sull'estremo libero andandosi a conficcare all'interno. L'urto si può considerare istantaneo. La sbarra inizia a ruotare fino a fermarsi esattamente ad un quarto di giro. Determinare la velocità del proiettile e l'impulso del vincolo.

(Dati del problema l=20 cm , m=1 kg , la massa del proiettile è così piccola che il suo contributo al momento di inerzia si può trascurare come il suo contributo alla massa finale del sistema)

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Il pendolo di Newton in funzione

Viene detto pendolo di Newton, un particolare pendolo costituito da in genere 5 sferette come nella animazione a fianco. Nel caso di questo esercizio le sfere sono solo tre, eguali, appese ad altrettanti fili inestensibili di eguale lunghezza, che a riposo sono a contatto.

La prima sfera viene sollevata di ho  e fatta urtare con il sistema delle due sfere. Dopo la successione di urti la prima sfera torna, per la prima volta, ad una altezza massima h1 .

Determinare: a) il coefficiente di restituzione; b) l'energia dissipata nel primo urto tra la seconda e la terza sfera; c) L'altezza massima raggiunta dalla terza sfera.

( h0=0.3 m , h1=0.2 m , m=10 g , ovviamente il coefficiente di restituzione è lo stesso in ogni urto).

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5. Urto tra punto materiale e disco

Rappresentazione dell'istante prima dell'urto

Un disco sottile di massa M  e raggio R  è appoggiato su di un piano orizzontale liscio. Il disco è inizialmente fermo quando un corpo di massa m  muovendosi sul piano con velocità v0  diretta come in figura, si conficca sul bordo estremo del disco. Si determini: a) la velocità del centro di massa del sistema disco più corpo dopo l'urto; b) la posizione del centro di massa disco più corpo dopo l'urto; c) la velocità angolare del centro di massa disco più corpo dopo l'urto.

Disco e piano orizzontale sono complanari ed il disco non ha alcun vincolo con il piano stesso.

(Dati del problema M=1 kg , R=30 cm , m=50 g , v0=5 m/s )

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6. Ballerini

In una gara di pattinaggio artistico, due ballerini di massa 70 kg (lui) e 50 kg (lei), si corrono incontro con la stessa velocità di 4 m/s rispetto al suolo. Quando si incontrano,lui solleva lei dal suolo. Con quale velocità proseguono il moto insieme?


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7. Urto completamente anelastico

Due punti materiali di massa uguale m=0.3 kg  si muovono su di un piano liscio urtandosi nel punto A  della figura in modo completamente anelastico. Dopo l’urto, il punto materiale risultante entra in una zona scabra percorrendo una distanza di lunghezza d=1 m  prima di comprimere una molla di costante elastica K=10 N/m  di un tratto x=0.5 m  (dove ancora il piano è scabro). Con riferimento alla figura, sapendo che l’angolo α=30o  e che il modulo delle velocità iniziali vale v1=v2=vin=4 m/s . Si chiede di determinare: a) La velocità subito dopo l’urto in modulo, direzione e verso; b) il valore del coefficiente di attrito dinamico del tratto scabro; c) la perdita totale di energia meccanica calcolata rispetto all’istante subito prima dell’urto e a quello in cui la molla è stata compressa del tratto x ; d)il tratto percorso dai due corpi all’indietro dopo che hanno compresso la molla del tratto x .

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8. Impulso su sbarra

Una sbarra di lunghezza l=40 cm  e massa m=2.5 kg  è incernierata ad un estremo ad un perno fisso orizzontale, può muoversi liberamente in un piano verticale ed inizialmente è ferma in basso. Riceve un impulso all'estremo opposto a quello in cui è incernierata e compie un quarto di giro.

Determinare: a) la velocità angolare che assume inizialmente; b) l'impulso che viene applicato; c) l'impulso esercitato dal vincolo quando riceve l'impulso esterno ).

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9. Palla da biliardo

Una palla da biliardo, una sfera omogenea piena di massa m=500 g  e raggio r=10 cm , è posta su un piano orizzontale scabro; inizialmente la palla è ferma. Viene applicato un impulso parallelo al piano orizzontale |J|=3 Ns , appartenente al piano verticale che passa per il centro della sfera e la cui retta d'azione passa ad un'altezza xr , con 0<x<2 , dal piano orizzontale.

Determinare : a) La velocità iniziale della sfera in funzione di x ; b) La velocità angolare iniziale della sfera in funzione di x  e nel caso particolare di x=1 ; c) Il valore di x per cui il moto diventa subito di puro rotolamento.

Si ricorda che il momento di inerzia di una sfera piena riferito ad un asse passante per il centro è 25mR2 .

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10. Urto elastico tra punto materiale e corpo vincolato

Un punto materiale di massa m0=0.7kg urta elasticamente nel punto A un pendolo composto formato da una sbarretta di lunghezza l=16cm e massa m1 al cui estremo è fissata rigidamente una sfera S di massa m0 e raggio R=4cm. Il sistema composto è incernierato in B ed è libero di ruotare intorno a un asse ivi passante e perpendicolare al foglio.

Il momento d'inerzia rispetto a tale asse è Ip=0.05kgm2. Subito dopo l'urto, il pendolo composto acquista una velocità angolare ω=8.0rad/s.

Calcolare: a)la massa della sbarretta; b) la velocità v1 del punto materiale prima dell'urto e la sua velocità v2 subito dopo l'urto; c) la distanza da B del centro di massa; d)l'angolo massimo ϕmax raggiunto dal pendolo composto.

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11. Disco rigido ruotante


Un disco omogeneo di massa M  e raggio R  ruota intorno ad un asse passante per il suo centro con velocità angolare iniziale costante ωi . Un punto materiale di massa m  è lanciato lungo una direzione parallela al momento angolare del disco come indicato nella figura. Il punto materiale urta in modo completamente anelastico sul bordo del disco con velocità v0 . Dopo l’urto si misura che la velocità angolare del sistema fisico disco più punto materiale è uguale a ωf . Subito dopo l’urto, si applica sull’asse di rotazione un momento frenante costante in modulo uguale a Ma  che ferma il disco dopo che questo ha compiuto n  giri completi. Si chiede di determinare: a) la massa M  del disco; b) Il raggio R  del disco; c) La perdita di energia meccanica dovuta al solo processo di urto anelastico; d) La posizione del centro di massa del sistema fisico dopo l’urto .

(dati del problema ωi=12 rad/s , ωf=6 rad/s , m=1 kg , v0=2 m/s , Ma=0.2 Nm , n=2.5  giri)

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Soluzioni

1. Rimbalzo pallina

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a)

Il sistema del centro di massa coincide con quello del laboratorio (essendo la massa della terra immensamente più grande della pallina) quindi:

12mv12=e212mv02 

indicando con il pedice 0,1,2.. le velocità iniziale, dopo il primo rimbalzo, il secondo..

mgh1=e2mgh0 
e=h1h0=0.93 


b)

Nell'urto successivo la velocità prima dell'urto vale

12mv12=mgh1 
v1=2gh1=5 m/s 

Dopo l'urto:

12mv22=e212mv22 
v2=ev1=4.65 m 

Per cui l'impulso dato al pavimento vale:

m(v2v1)=0.48 Ns 

2. Urto vario

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La velocità del centro di massa (CM) del sistema vale:

vCM=mvo3m=vo3 

Nel sistema del CM la quantità di moto dei due oggetti prima dell'urto vale:

|p'o|=m(vovCM)=23mvo 

Dopo l'urto vale:

|p'f|=e|p'o|=e23mvo 

dove e  è il coefficiente di restituzione che vale 0  per urto completamente anelastico, 1  urto elastico, e un valore intermedio negli altri casi. Quindi nel sistema del CM la velocità della II sfera dopo l'urto varrà:

v'2f=|p'f|2m=e13vo 

Nel sistema del laboratorio:

v2f=e13vo+vCM=vo3(1+e) 

Mentre la I sfera:

v'1f=|p'f|m=e23vo 

Quindi:

v1f=e23vo+vCM=vo3(12e) 

L'energia cinetica iniziale vale:

Eo=12mvo2 

Quella finale:

Ef=12mv1f2+122mv2f2=12mvo29[2(1+e)2+(12e)] 

quindi il rapporto tra energia finale e iniziale vale:

R=19[2(1+e)2+(12e)2]=1+2e23 

a)

Nel caso completamente anelastico e=0 :

vf=vo3=1 m/s 

R=13

b)

Nel caso elastico e=1 :

vf=23vo=2 m/s

R=1 

c)

Nel caso anelastico e=0.5 :

vf=12vo=1.5 m/s 

R=12 

3. Proiettile contro asta

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Dopo l'urto tutta l'energia cinetica (rotazionale) si trasforma in energia potenziale del centro di massa:

12Iω2=mgl2 

Dove dal teorema di Huygens-Steiner il momento di inerzia del sistema dopo l'urto rispetto al vincolo vale:

I=112ml2+m(l2)2+ml29013ml2 

quindi:

ω=3gl=12.12 rad/s 

Data la presenza del vincolo, si conserva il momento della quantità di moto rispetto al vincolo stesso:

m90vl=Iω=13ml23gl 
v=303gl=73 m/s 

L'impulso dato dal vincolo è dato dalla differenza tra la q.m. iniziale:

m90v=0.81 Ns 

e quella finale subito dopo l'urto, trascurando la massa del proiettile che modifica in maniera trascurabile la distanza del centro di massa dal vincolo per questo la distanza è posta pari a l2 :

mωl2=1.21 Ns 

Il vincolo subisce un impulso di 0.41Ns  in direzione opposta al moto del proiettile.

4. Pendolo di Newton

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a)

In ogni urto, essendo eguali le sfere, la sfera che urta si ferma e cede la energia cinetica e2E'k  alla sfera urtata. Dove e  è il coefficiente di restituzione ed E'k  l'energia cinetica nel sistema del centro di massa. Essendo eguali le sfere l'energia del centro di massa è la metà del totale. Detta Eko  l'energia cinetica iniziale dopo il I urto:

Ek1=12Eko(1+e2) 

Ripetendo il ragionamento nel II urto:

Ek2=14Eko(1+e2)2 

dopo n urti:

Ekn=12nEko(1+e2)n 

Nel caso specifico n=4  quindi:

mgh1=Ek4=116Eko(1+e2)4=116mgho(1+e2)4 
e=2h1/h041=0.9 

b)

Nel primo urto tra la seconda sfera e la terza sfera viene dissipata;

ΔE=Ek1Ek2=12Eko(1+e2)14Eko(1+e2)2=mgho4(1+e4)=0.012 J 

c)

L'energia cinetica della terza sfera dopo il primo urto diventa potenziale:

Ek=14Eko(1+e2)2=14mgh0(1+e2)2=mghx 
hx=14h0(1+e2)2=0.245 m 

5. Urto tra punto materiale e disco

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a)

L'urto tra il corpo ed il disco avviene in assenza di vincoli e di forze impulsive. Pertanto si conservano la quantità di moto ed il momento angolare. La conservazione della quantità di moto si scrive:

(M+m)vCM=mv0 

Le componenti scalari sono:

(M+m)vy,CM=0 
(M+m)vx,CM=mv0 

quindi:

vx,CM=mm+Mv0=0.24 m/s 

b)

Dato che il corpo si conficca sul bordo del disco, il centro di massa del sistema dopo l'urto si collocherà in una posizione tra il centro O del disco ed il bordo del disco. Ricordando la definizione generale di centro di massa e collocando lo zero dell'asse delle ordinate nel centro del disco si ha:

xCM=0 
yCM=mRm+M=0.014 m 

c)

L'equazione della conservazione del momento angolare si scrive subito in forma scalare dato che tutto il sistema rimane sul piano orizzontale (x,y):

(RyCM)mv0=ICMω 

dove i momenti angolari sono riferiti al centro di massa del sistema dopo l'urto. Il momento di inerzia totale del sistema ICM  è dato dalla somma del momento d'inerzia del disco più quello del corpo, entrambi calcolati rispetto alla posizione del centro di massa. Si ha, applicando il teorema di Huygens-Steiner, la seguente relazione per il momento d'inerzia del disco:

Id,CM=12MR2+MyCM2=MR2[12+(mm+M)2] 

Il momento d'inerzia del corpo, da parte sua, vale:

Id,CM=m(RyCM)2=mR2(Mm+M)2 

Sostituendo si ha per la velocità angolare del centro di massa appena dopo l'urto la seguente espressione:

ω=2mv0R(3m+M)=1.45 rad/s 

6. Ballerini

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Poniamo:

v1=4 ms 
v2=4 ms (si muove in verso opposto)

Impostiamo poi la conservazione della quantità di moto:

m1v1+m2v2=(m1+m2)v3
v3=m1v1+m2v2(m1+m2)=70450470+50=0.66 ms

7. Urto completamente anelastico

7. Urto completamente anelastico

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a)

Tenendo conto che le masse dei due punti materiali sono uguali e che le direzioni dei due vettori velocità formano lo stesso angolo rispetto all’asse delle ascisse indicato nella figura, dovendosi conservare la quantità di moto del sistema, le sue componenti y si annullano. Ci si aspetta, di conseguenza, che il punto materiale risultante dopo l’urto proceda lungo l'asse delle ascisse. Infatti, si ha:

2mvincosα=2mvfin,x 
mvinsinαmvinsinα=2mvfin,y=0 

Quindi:

vfin,x=3.46 m/s 

b)

La conservazione dell’energia meccanica dall’istante subito dopo l’urto a quello in cui la molla risulta compressa del tratto x si scrive nel seguente modo:

12Kx2mvfin2=2μmg(d+x) 
μ=2mvfin2Kx24mg(d+x)0.27 

c)

La perdita totale di energia meccanica ΔE dall’istante prima dell’urto a quello dell’avvenuta compressione della molla si ricava dalla seguente relazione:

ΔE=mvin212Kx23.55 J 

d)

Il tratto percorso all’indietro dall’insieme dei due corpi si ricava sempre dalla conservazione dell’energia meccanica, ottenendo:

12Kx2=2μmgΔx 
Δx=Kx24μmg0.80 m 

8. Impulso su sbarra

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a)

Il momento di inerzia rispetto al vincolo vale, utilizzando il teorema di Huygens-Steiner:

I=112ml2+m(l2)2=13ml2 

Essendo trasformata tutta l'energia cinetica in energia potenziale del centro di massa:

12Iω2=mgl2 


b)

Data la presenza del vincolo, si conserva il momento della quantità di moto rispetto al vincolo stesso nel momento dell'urto:

Jl=Iω 
J=Iωl=mgl3=2.86 Ns 

c)

ω=mglI=3gl=8.6 rad/s 

La velocità del centro di massa vale:

vCM=ωl2=1.72 m/s 

L'impulso opposto dal vincolo durante l'azione della forza impulsiva è tale che la risultante dei due impulsi Rv  (vincolo) e quello esterno (appena calcolato) sia pari alla variazione di q.m. del CM:

RI=1.43 Ns 

9. Palla da biliardo

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a)

Indipendentemente da x , si ha che :

mv0=|J| 

da cui:

v0=6 m/s 

b)

Inoltre:

Icωo=|J|(rxr) 

con Ic=2/5mr2  è il momento di inerzia della sfera.

ωo=5|J|(1x)r2mr2=5|J|(1x)2mr 

Quindi per x=1 :

ωo=0 rad/s 

Il moto rotatorio iniziale è in senso orario se x>1 , antiorario nel caso opposto

c)

Il moto diventa istantaneamente di puro rotolamento solo se:

ωor=vCM 

cioè se:

5|J|(1x)2m=|J|m 
x=75 

10. Urto elastico tra punto materiale e corpo vincolato

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a)

Il momento d'inerzia dell'asta rispetto a B è:

IAsta=m1l23 

mentre quello della sfera S è:

IS=25m0R2+m0(l+R)2=0.028kgm2 

Il momento di inerzia del pendolo composto è quindi:

IP=IAsta+IS 

e, invertendo

m1=3(IPIS)l2=2.5kg 

b)

Per la conservazione dell'energia

12m0v12=12m0v22+12IPω2 

mentre, imponendo la conservazione del momento angolare, si ottiene

m0v1(l+R)=m0v2(l+R)+IPω 

combinando queste due equazioni:

m0(v12v22)=m0(v1v2)(v1+v2)=IPω2 
m0(l+R)(v1v2)=IPω 
IPω(v1+v2)l+R=IPω2 
v1+v2=ω(l+R) 
v1v2=IPωm0(l+R) 
v1=ω(l+R)2+IPω2m0(l+R)=ωm0(l+R)2+IP2m0(l+R)=2.2m/s 
v2=ω(l+R)2IPω2m0(l+R)=ωm0(l+R)2IP2m0(l+R)=0.6m/s 

c)La distanza del centro di massa da B è:

lCM=m1l/2+m0(l+R)m0+m1=11cm 

d)Dopo l'urto il pendolo trasforma l'energia cinetica guadagnata in energia potenziale:

12IPω2=(m0+m1)glCM(1cosϕmax) 
IPω2=g[m1l+2m0(l+R)](1cosϕmax) 
cosϕmax=1IPω2g[m1l+2m0(l+R)] 
ϕmax=58o 

11. Disco rigido ruotante

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a)

Il momento angolare dovuto al punto materiale è perpendicolare al momento angolare assiale del disco. Pertanto, il momento angolare assiale (lungo l’asse z) si conserva prima e dopo l’urto e si può porre:

Izωi=Izωf+mR2ωf 

Quindi essendo per un disco Iz=12MR2 :

12MR2ωi=12MR2ωf+mR2ωfM=2mωfωiωf=2 kg 


b)

Una volta applicato sull’asse di rotazione il momento frenante Ma , il disco si ferma dopo aver compiuto n=2.5 giri  completi. Allora è possibile scrivere che la perdita istantanea di energia rotazionale è pari al momento frenante per l'angolo infinitesimo ΔEr :

dEr=Madθ 

L'integrale del primo temine è pari a:

ΔEr=12(Iz+mR2)ωf2=12(MR2/2+mR2)ωf2 

mentre l'integrale del secondo termine:

0n2πMadθ=2Maπn 

Quindi:

12(MR2/2+mR2)ωf2=2MaπnR=Ma20πωf2(M+2m)=0.29 m 

c)

La perdita di energia meccanica relativa solo all’urto anelastico tra il punto materiale e il disco vale:

ΔEa=12[Izωi2+mvo2(Iz+mR2)ωf2]=5.14 J 

d)

Il centro di massa xCM  del sistema fisico dopo l’urto misurato rispetto all’asse di rotazione è uguale a:

xCM=mRm+M0.1 m 

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