Fondamenti di automatica2/Modellistica di sistemi dinamici meccanici

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Rappresentazione in variabili di stato di sistemi meccanici in traslazione

Per rappresentare un sistema dinamico meccanico in termini delle variabili di stato, occorre in ordine:

  1. scrivere le equazioni del moto per ogni corpo puntiforme di massa Mi (eventualmente nulla) in traslazione, avente posizione pi e velocità vi=p˙i;
  2. introdurre due variabili di stato per ogni corpo Mi in traslazione, scegliendo in particolare la posizione pi e la velocità p˙i, in modo da trasformare ogni equazione del moto (equazione differenziale del II ordine) in una coppia di equazioni differenziali del I ordine;
  3. associare una variabile di ingresso ad ogni forza esterna applicata al sistema meccanico in traslazione;
  4. ricavare le equazioni di stato del tipo:
    x˙i(t)=fi(t,x(t),u(t))
a partire dalle precedenti equazioni del moto;
  1. ricavare le equazioni di uscita del tipo:
yk(t)=gk(t,x(t),u(t))

Equazioni del moto

In un sistema composto da più corpi puntiformi in traslazione, dopo aver introdotto un sistema di riferimento (assi di riferimento), per ogni corpo Mi con posizione pi e velocità v=p˙ vale la seconda legge di Newton:

Mip¨i(t)=kFkest(t)jjiFijint(t)

Il segno meno indica che le forze interne Fijint trasmettono il moto agli altri corpi Mj, riducendo la forza d'inerzia di Mi.

Forze esterne

Le forze esterne Fkest tengono conto dell'azione del mondo esterno sul corpo Mi.

L'equazione generale del moto di traslazione di un corpo puntiforme di massa M dovuto a forze esterne Fi(t) agenti sul corpo è:

Mp¨(t)=F(t)=iFi(t)

Le forze lungo il sistema di riferimento sono positive, mentre le forze in direzione opposta sono negative.

Forza elastica di una molla ideale di coefficiente di elasticità K
F(t)=K[p+(t)p(t)]
Forza di attrito viscoso di uno smorzatore ideale di smorzamento β
F(t)=β[p˙+(t)p˙(t)]

Forze interne

Le forze interne Fijint tengono conto dell'interazione tra il corpo Mi considerato e gli altri corpi Mj tramite molle o smorzatori:

  • molle ideali Kij:
    Fijint(t)=Kij[pi(t)pj(t)]
  • smorzatori ideali βij:
    Fijint(t)=βij[p˙i(t)p˙j(t)]

Si può modellizzare il fenomeno dell'attrito radente mediante uno smorzamento equivalente avente un'estremità fissa e lo smorzamento βi uguale al coefficiente d'attrito viscoso.

Applicazione: levitatore magnetico

Una sfera metallica di massa M è tenuta sospesa dall'equilibrio tra la forza peso e la forza elettromagnetica f(t) generata da un elettromagnete attraverso cui scorre una corrente i(t):

f(t)=kii2(t)p2(t)

Nella realtà basta un infinitesimo spostamento della sfera perché essa cada o venga attirata contro l'elettromagnete → serve un sistema di controllo automatico che, attraverso un trasduttore ottico di posizione, regoli la corrente i(t) per bilanciare queste oscillazioni infinitesime e mantenere l'equilibrio.

Equazioni di stato
{x˙1=x2x˙2=gk1Mu2x12
Equazione di uscita
y=x1

Rappresentazione in variabili di stato di sistemi meccanici in rotazione

Per rappresentare un sistema dinamico meccanico in termini delle variabili di stato, occorre in ordine:

  1. scrivere le equazioni del moto per ogni corpo puntiforme di inerzia Ji (eventualmente nulla) in rotazione, avente posizione angolare θi e velocità angolare ω=θ˙i;
  2. introdurre due variabili di stato per ogni corpo Ji in rotazione, scegliendo in particolare la posizione angolare θi e la velocità angolare θ˙i, in modo da trasformare ogni equazione del moto (equazione differenziale del II ordine) in una coppia di equazioni differenziali del I ordine;
  3. associare una variabile di ingresso ad ogni coppia esterna applicata al sistema meccanico in rotazione;
  4. ricavare le equazioni di stato del tipo:
    x˙i(t)=fi(t,x(t),u(t))
a partire dalle precedenti equazioni del moto;
  1. ricavare le equazioni di uscita del tipo:
yk(t)=gk(t,x(t),u(t))

Equazioni del moto

In un sistema composto da più corpi puntiformi in rotazione, dopo aver introdotto un sistema di riferimento (versi di rotazione), per ogni corpo Ji con posizione angolare θi e velocità angolare ω=θ˙ vale la seconda legge di Newton:

Jiθ¨i(t)=kTkest(t)jjiTijint(t)

La velocità angolare ω=θ˙ è rappresentata da un vettore non rotazionale determinato dalla regola della mano destra.

Il segno meno indica che le coppie interne Tijint trasmettono il moto agli altri corpi Jj, riducendo la coppia d'inerzia di Ji.

Coppie esterne

Le coppie esterne Jkest tengono conto dell'azione del mondo esterno sul corpo Ji.

L'equazione generale del moto di rotazione di un corpo puntiforme di inerzia J dovuto a coppie esterne Ti(t) agenti sul corpo è:

Jθ¨(t)=T(t)=iTi(t)

Le coppie nel verso di rotazione concorde con il sistema di riferimento sono positive, mentre le coppie nel verso di rotazione opposto sono negative.

Coppia elastica di una molla ideale di coefficiente di elasticità torsionale K
T(t)=K[θ+(t)θ(t)]
Coppia di attrito di uno smorzatore ideale di smorzamento β
T(t)=β[θ˙+(t)θ˙(t)]

Coppie interne

Le coppie interne Tijint tengono conto dell'interazione tra il corpo Ji considerato e gli altri corpi Jj tramite molle o smorzatori:

  • molle ideali Kij:
    Tijint(t)=Kij[θi(t)θj(t)]
  • smorzatori ideali βij:
    Tijint(t)=βij[θ˙i(t)θ˙j(t)]