Meccanica del punto materiale/Teorema delle accelerazioni relative

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Template:Meccanica del punto materiale

Nel modulo precedente abbiamo visto come varia la descrizione della velocità di un punto osservato in diversi sistemi di riferimento. Il passo successivo è naturalmente osservare cosa accade per l'accelerazione. L'accelerazione del punto P rispetto al sistema fisso è

a=d2xdt2i^+d2ydt2j^+d2zdt2k^

L'accelerazione di P misurata dal sistema mobile è

a'=d2xdt2i^+d2ydt2j^+d2zdt2k^

Infine, l'accelerazione dell'origine O rispetto a O è

aO=dvOdt

Andiamo ora a derivare rispetto al tempo il teorema delle velocità relative

a=dvdt=dvOdt+dvdt+dωdt×r+ω×drdt

Calcoliamo dv/dt:

dvdt=ddt(dxdti^+dydtj^+dzdtk^)=d2xdt2i^+d2ydt2j^+d2zdt2k^+

+dxdtdi^dt+dydtdj^dt+dzdtdk^dt

Ricordando ora che la derivata del versore si può scrivere come prodotto vettoriale tra ω e il versore possiamo scrivere

dvdt=a+ω×v

Dal modulo precedente sappiamo poi che

drdt=vvO=v+ω×r<math>quindi<math>ω×drdt=ω×v+ω×(ω×r)

Pertanto l'equazione che lega le accelerazioni misurate in due sistemi di riferimento in moto relativo è:

a=a+aO+ω×(ω×r)+dωdt×r+2ω×v

che esprime il teorema delle accelerazioni relative.

Quindi l'accelerazione che misura un osservatore del sistema mobile è

a'=aaOω×(ω×r)dωdt×r2ω×v

Il termine

at=aOω×(ω×r)dωdt×r

si chiama accelerazione di trascinamento, mentre l'ultimo termine

ac=2ω×v

si chiama accelerazione di Coriolis, di cui parleremo ampiamente nel modulo sulle forze apparenti.

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