Meccanica quantistica relativistica/Invarianza per trasformazioni

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Template:Meccanica quantistica relativistica

Consideriamo ora l'equazione di Dirac:

[γμpμ+mc]ψ=0ovvero[iγμμ+mc]ψ=0

La richiesta di covarianza per trasformazioni di Lorentz implica la ricerca di un operatore tale che ψ(x)ψ(x) in modo da soddisfare ancora la stessa equazione. Di conseguenza, questo equivale a cercare una matrice che soddisfi la trasformazione ψ(x)=S(Λ)ψ(x), e quindi che soddisfi anche le:

ψ(x)=S(Λ)ψ(Λ1x)

ψ(x)=S1(Λ)ψ(x)

ψ(x)=S(Λ1)ψ(x)

e cioè, in definitiva, che rispetti:

S1(Λ)=S(Λ1)

Riscriviamo quindi l'equazione di Dirac in termini di ψ e x:

[iγ~μ'μ+mc]ψ(x)=0

dove abbiamo fatto la posizione:

γ~μ=uγμuuu=𝕀

L'equazione di Dirac può essere espressa in questi termini:

iγμμS1(Λ)ψ+mcS1(Λ)ψ=0

che moltiplicata a sinistra per S(Λ) fornisce:

iS(Λ)γμμS1(Λ)ψ+mcψ=0

ricordando che vale la relazione:

xμ=x'νx'νxμ

l'equazione di sopra diventa:

iS(Λ)γμS1(Λ)Λμν'νψ+mcψ=0

la trasformazione S(Λ) rimane quindi invariata l'equazione di Dirac se risulta verificata la relazione:

S(Λ)γμS1(Λ)Λμν=γν

siccome la matrice Λμν commuta con S(Λ) in quanto agiscono su spazi diversi, mandiamo Λ in Λ1 e moltiplichiamo poi per Λ:

S1(Λ)γμS(Λ)=Λμνγν

Passiamo ora a considerare trasformazioni infinitesime:

Λμν=δμν+ϵωμν

S(Λ)=𝕀i4ϵσμνωμν

dove le σμν sono quattro matrici antisimmetriche. Sostituiamo queste nella condizione su S(Λ) di sopra e ricordando che gli indici muti possono essere rinominati:

(δμν+ϵωμν)γν=(𝕀i4ϵσαβωαβ)γμ(𝕀i4ϵσλρωλρ)ϵωμνγν=i4ϵ(σαβωαβγμγμσαβωαβ)ϵωμνγν=i4ϵωαβ(σαβγμγμσαβ)ωαβ2(δαμγβδβμγα)=i4ϵωαβ(σαβγμγμσαβ)2(δαμγβδβμγα)=i(σαβγμγμσαβ)

che permette di ricavare la relazione per le matrici σαβ:

σαβ=i2[γα,γβ]<math>equindilerotazioniinfinitesimesonoespresseda:<math>S=𝕀18(γμγνγνγμ)ϵωμν=𝕀14γμγνϵωμν

Consideriamo ora la parte spaziale del generatore delle rotazioni:

γ=βα=(𝕀00𝕀)(0σσ0)=(0σσ0)

ora, ricordando anche che vale σiσj=iϵijkσk:

γiγj=(0σiσi0)(0σjσj0)=iϵijk(0σkσk0)iϵijkΣk<math>dovecon<math>Σk abbiamo indicato (0σkσk0), una sorta di matrice σ in quattro dimensioni. La parte spaziale risulta in definitiva:

S=𝕀+i4ϵijkΣkϵωij

che è una matrice simile a quelle di rotazione della ψ per particelle con spin. La parte temporale fornisce:

γiγ4=i(0σσ0)(𝕀00𝕀)=i(0σσ0)=i(0σσ0)iα

ma cα risulta legata alla velocità, quindi le componenti temporali delle rotazioni infinitesime corrispondono alle trasformazioni di Lorentz propriamente dette.

Consideriamo ora l'equazione di Dirac scritta per le componenti ψ=(ψ1,ψ2,ψ3,ψ4). L'equazione si scrive in questo caso:

ctψ+iψαψβmc=0

siccome β2=𝕀, l'equazione di sopra si può riscrivere come:

4ψβ2+iψβ2αψβmc=0i4ψβγ4+iψβγψβmc=0

dove la quantità ψβ rappresenta in sostanza la ψ con le ultime due componenti cambiate di segno. Definendo ψ¯ψβ, l'equazione assume la forma:

ψ¯(γμpμmc)=0

Ne consegue che quello che deve avere senso fisico è la quantità ψ¯ e non la semplice ψ. Infatti, come abbiamo appena visto, è la quantità ψ¯ sulla quale l'equazione di Dirac conserva la sua forma, ovvero risulta covariante. La densità di corrente per la ψ¯ si può ricavare a partire dall'equazione scritta per la ψ, dove definendo ϱψψ e ȷcψαψ:

tϱ=c[ψαψ]=0

Ma la densità di corrente e di probabilità possono essere scritte anche come:

ȷ=cψβ2αψ=cψ¯γψ

ϱ=ψβ2ψ=ψ¯βψ=iψ¯γ4ψ

ne consegue quindi che il quadrivettore jμ=cψ¯γμψ soddisfa anch'esso l'equazione di continuità:

μjμ=0

Siamo ora pronti per vedere come trasforma la quantità ψ¯ e quindi il quadrivettore corrente jμ=cψ¯γμψ:

ψ(x)=S(Λ)ψ(x)ψ'(x)=ψ(x)S(x)

ma:

ψ'(x)βψ¯(x)=ψβ2S(Λ)βψ¯(x)βS(Λ)β

siccome è dimostrabile che βS(Λ)β=S1(Λ), la precedente è riscrivibile nella forma:

ψ¯'(x)=ψ¯(x)S1(Λ)

Il termine della corrente di probabilità assume allora la forma:

ψ¯γμψ=ψ¯S1(Λ)γμS(Λ)ψ

Ma S1(Λ)γμS(Λ) è la relazione che definisce S(Λ) e quindi il termine appena scritto equivale a ψ¯Λμνγνψ. La legge di trasformazione diventa pertanto:

ψ¯(x)γμψ(x)=ψ¯(x)Λμνγνψ(x)=Λμνψ¯(x)γνψ(x)

e in definitiva:

ȷ'μ=Λμνȷν

ovvero trasforma esattamente come un quadrivettore.

L'insieme delle matrici combinazioni di γμ, ψ¯ e ψ aventi proprietà definite di trasformazione (di Lorentz) sono sedici, si indicano complessivamente con Γ e sono denominate covarianti bilineari.

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