Meccanica razionale/Richiami di calcolo vettoriale

Definizione di vettore
Un vettore è una grandezza definita dalle seguenti entità:
- modulo
- direzione
- verso
Consideriamo la figura 1: diremo che il modulo è rappresentato dalla distanza AB, la direzione è individuata dalla direzione della retta passante per A, B ed il verso è quello che va da A verso B.
Rappresentazione cartesiana
Scelta a piacere una terna cartesiana ortogonale (O, x, y, z) chiameremo componenti del vettore:
lungo x, y, z le seguenti quantità:
Il modulo di questo vettore è dato dalla seguente quantità:
L'orientamento del vettore, cioè direzione e verso, rimane completamente individuato dai coseni direttori:
Vettori unitari
Chiamasi vettore unitario o versore, il vettore avente modulo , e poiché:
si vede che le componenti del vettore unitario sono i coseni direttori stessi.
Definiamo come i tre vettori unitari fondamentali, i tre vettori unitari che hanno l'orientamento dei tre assi cartesiani e li individuiamo rispettivamente in
Operazioni sui vettori
Somma
Dati vettori e scelto ad arbitrio il punto costruiamo la poligonale (in generale, sghemba), con la condizione che sia l'estremo del vettore applicato in , l'estremo del vettore applicato in , allora chiameremo risultato o somma dei il vettore
Nella rappresentazione cartesiana si ottiene:
Prodotto scalare
Si definisce come prodotto scalare fra due vettori la quantità scalare:
Nella rappresentazione cartesiana e
e ricordando che i coseni direttori sono:
per cui:
Il polinomio è, il coseno dell'angolo fra le direzioni di e ; da questo è quindi facile vedere che se il prodotto scalare in quanto
Prodotto vettoriale
Per quanto abbiamo detto precedentemente se sono le componenti di , e sono i vettori fondamentali unitari, possiamo scrivere:
Premesso ciò, si definisce prodotto vettoriale o vettore, fra due vettori e , il vettore definito nella seguente maniera:
Il versore determina la direzione del prodotto vettoriale, normale al piano formato da e .
Prodotto misto e prodotto vettoriale doppio
Si definisce prodotto misto dati tre vettori
che è una quantità scalare. Il prodotto misto si annulla se è parallelo a o a
Valgono le seguenti proprietà commutatrici:
Si definisce il prodotto vettoriale doppio il vettore:
Infatti e sono numeri che moltiplicati rispettivamente per i vettori e danno dei vettori.
In coordinate cartesiane si può scrivere sinteticamente:
Prodotto vettore dei vettori unitari fondamentali
Si ottengono le seguenti formule:
Vettori applicati
Si chiama vettore applicato, un qualsiasi vettore applicato in un determinato punto dello spazio.
- -Chiamasi coppia l'insieme di due vettori aventi modulo uguale e rette di applicazione parallele a versi opposti. La distanza fra le due rette è chiamata braccio della coppia.
- Momento di un vettore rispetto ad un punto.
- Il momento di un vettore applicato rispetto ad un punto è il vettore definito nella seguente maniera. Se è il punto rispetto al quale si vuole calcolare il momento, dicesi momento di rispetto a il vettore che ha per modulo:
- e direzione normale al piano e .
Il verso è definito quello di un osservatore che giacente lungo la normale al piano di e vede andare verso con senso indicato dalla regola della mano destra.
Differenziazione ed integrazione di vettori
Differenziazione
Una funzione vettoriale di una o più variabili scalari è generalmente chiamata campo vettoriale. La derivata di una funzione vettoriale di una sola variabile è definita da:
- .
Ora durante l'incremento il vettore può cambiare semplicemente in direzione, restando il suo modulo inalterato. Ed allora avremo:
Ovvero può variare il modulo, rimanendo la direzione inalterata. E questo può essere espresso sinteticamente da:
Regole di differenziazione
Operatori differenziali
Vogliamo ricordare brevemente i principali operatori differenziali che si usano nei vari campi della Meccanica.
Si definisce l'operatore differenziale il vettore:
mentre l'operatore differenziale "Laplaciano" definito da:
è uno scalare.
Se e una funzione scalare dei punti dello spazio si chiama gradiente di o il vettore:
Se è una funzione vettoriale con componenti si chiama divergenza di la quantità scalare:
Sempre nel caso che sia una funzione vettoriale di componenti si chiama rotore di il vettore definito da:
N.B. Notare la differenza tra operatori vettoriali (aventi le componenti moltiplicate dai versori) e gli operatori scalari (privi di un versore associato)