Titolazioni/Iodio nel sale iodato
La seguente titolazione è utile a determinare la concentrazione di iodio nel sale iodato, che è un elemento fondamentale per la dieta umana.
Lo iodio ha infatti un fabbisogno giornaliero raccomandato che varia tra i 100 µg e i 130 µg nei bambini e nei ragazzi, e 150 µg negli adulti.[1] Una carenza di Iodio potrebbe causare il gozzo endemico e altri disordini, e la dieta fornisce solo il 50% del nostro fabbisogno; per questo motivo la potenziale deficienza di questo elemento viene sopperita arricchendo il sale con iodio (circa 30 µg di iodio per grammo di sale), che non ne altera comunque il sapore.[2][3][4] Dal 2005 la legge italiana prevede (Legge n. 55 del 21/3/2005) che in tutti i punti vendita alimentari debba sempre essere presente e proposto il sale iodato.
Materiale necessario

Reattivi
- Sale iodato commerciale
- Acido ortofosforico all'85% (H3PO4)
- Ioduro di potassio (KI)
- Tiosolfato di sodio 0,01 M (Na2S2O3)
- Soluzione di salda d'amido
- Acqua deionizzata
Vetreria/strumenti
- Bilancia tecnica
- Beuta da 300 mL
- Buretta da 50 mL
- Stativo con pinza a ragno
- Bruciatore Bunsen
- Treppiede con reticella metallica
- Pinze in metallo
- Becher da 50 e 100 mL
- Pipetta da 50 mL
- Navicella in vetro
- Imbuto
Procedimento
- Pesare esattamente un'aliquota di circa 50 grammi di sale sulla bilancia tecnica in una beuta.

- Sciogliere il campione in circa 250 mL di acqua deionizzata, scaldando la beuta sul Bunsen se necessario.

- Dopo il raffreddamento, aggiungere circa 1 mL di acido fosforico all'85% e 0,1 grammi di ioduro di potassio; la soluzione si colorerà di giallo-bruno per la formazione di Iodio.

- Omogeneizzare la soluzione mescolando per almeno un minuto.

- Cominciare a titolare con la soluzione di tiosolfato di sodio fino al raggiungimento di un colore giallo pallido.

- Aggiungere circa 1-2 millilitri di salda d'amido in modo da colorare la soluzione di un blu intenso


- Procedere alla titolazione fino a viraggio della soluzione ossia quando sarà incolore.


Calcoli
La reazione tra tiosolfato di sodio e iodio è la seguente:
Dalla molarità di tiosolfato (nota) e il suo volume (misurato tramite titolazione) si possono calcolare le sue moli. Visti i coefficienti stechiometrici della reazione, è necessario dividere per 2 le moli di Na2S2O3 per ricavare le moli di I2.
La reazione tra ioduro e iodato è la seguente:
Visti i coefficienti stechiometrici della reazione, è necessario dividere per 3 le moli di I2 per ricavare le moli di IO3-.
Dalle moli di iodato si ricavano quindi la massa (tramite la massa molecolare, pari a 174,908 g/mol) e successivamente la concentrazione (come mg/kg).
È infine possibile ricavare la concentrazione di I2 (MM = 253,81 g/mol).== Note ==
- ↑ MINERALI – Assunzione raccomandata per la popolazione (PRI) e assunzione adeguata (AI), Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014
- ↑ Position Statement su "Uso di sale iodato in età adulta e in età pediatrica", Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità, Roma, 6 aprile 2017
- ↑ Guideline: fortification of food-grade salt with iodine for the prevention and control of iodine deficiency disorders, 20 ottobre 2014. World Health Organization, Ginevra (Svizzera), 20 ottobre 2014. ISBN 978-92-4-150792-9
- ↑ Prevention and control of iodine deficiency in the WHO European Region: adapting to changes in diet and lifestyle. World Health Organization, Copenaghen (Danimarca), 28 giugno 2024. ISBN 978-92-890-6119-3
Altri progetti
Riferimenti
- Decreto del Ministero della Sanità 1 agosto 1990, n. 255 - Regolamento recante disciplina della produzione e del commercio di sale da cucina iodurato, sale iodato, sale iodurato e iodato. (GU Serie Generale n. 207 del 05-09-1990)
- Legge 21 marzo 2005, n. 55 - Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica
- Determination of Iodate in Iodised Salt by Redox Titration, College of Science, University of Canterbury (Nuova Zelanda)